“E’ vivo dinanzi a Dio, per essere gratificato e ricompensato dei valori che ha saputo comunicare, non solo alla sua famiglia ma a tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerlo.” Sono le parole pronunciate nella chiesa Santa Maria Maggiore da don Remigio Spiniello, nel giorno dell’addio a Benigno Blasi, il giornalista, da sempre vicino alla gente, che ha lottato per anni contro tante ingiustizie. A tributargli l’affetto che si meritava, sono stati davvero in tanti, per lo più gente comune, colleghi di varie testate, sindaci del circondario e forze dell'ordine Una folla impressionante intorno al feretro, un giusto premio ad un uomo che ha dato tanto e ricevuto forse poco in questa sua breve vita, purtroppo interrotta inaspettatamente da una grave malattia, che lo ha strappato nel giro di pochissimo tempo all’affetto di tutti a soli 52 anni.
Amava camminare a testa alta Benigno, raccontando solo la verità, schierandosi sempre dalla parte dei deboli e dei giusti e lo ha fatto fino all’ultimo con coraggio e determinazione, non rinunciando anche ad azioni forti contro chi agiva in maniera indecorosa e disonesta contro un suo collega.
“Troppe parole non servono – ha continuato Don Remigio rivolgendosi alla folla in chiesa - la vostra nutrita presenza qui è la più giusta e vera attestazione di affetto, verso quest’uomo.”
A Mirabella è giunto il presidente dell’ordine dei giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli insieme a tanti altri colleghi e amici di sempre. C’erano poi i suoi più cari amici, quelli della redazione dell’Opinione e Irpina Oggi a partire da Nino Grasso, papà del compianto Yuri, Raffaele Grimaldi, Tiziano Tedeschi ed altri ancora.
E' affranto e ancora sconvolto per la prematura perdita delll'amico fraterno, Gerard Pastore, vicino fino all'ultimo a Benigno. Porterà avanti in sua memoria la Fenice. "A lui devo tanto, ho perso una parte di me, continueremo le sue battaglie in nome della verità e dell'onestà."
Peppino Colarusso, presidente nazionale Fibes: "Sono profondamente addolorato per la prematura scomparsa del direttore Benigno Blasi. Un amico di lunga data, un eccellente professionista della comunicazione e una persona di una sensibilità straordinaria". Così il presidente nazionale Fibes, Peppino Colarusso, all'indomani della morte di Blasi. Addetto stampa della Fibes per molti anni, già insignito del premio Sublimitas, Benigno Blasi ha sostenuto e incoraggiato ogni iniziativa promossa e organizzata da Colarusso sul territorio irpino in favore della promozione delle eccellenze irpine e meridionali. "Lascia un vuoto incolmabile- prosegue ancora il presidente Fibes - ma davanti alla natura e alle sue leggi ineluttabili purtroppo l'uomo non può nulla. A noi resta invece il bene che Benigno Blasi ha fatto, e lo onoreremo come merita perché ho perso un grande e caro amico". “Capitano coraggioso di una barca sempre aperta verso chi incontravi lungo il cammino della vita, continua a navigare, sapendo che il tuo ricordo resterà indelebile nella memoria di chi ti ha conosciuto.” Ci piace concludere questo meritato ricordo ad un grande uomo, con le parole di Tonino Cappuccio e Giovanni Antonio Terrazzano. Addio grande voce libera e uomo coraggioso, sentiremo ancora parlare delle tue battaglie.
Gianni Vigoroso