Cercavano la libertà, morirono asfissiati in un tir

L'Irpinia non dimentica i profughi morti in autostrada 14 anni fa a Mirabella

E dai migranti arriva un gran bel gesto di solidarietà, tutti gli ospiti dei vari centri gestito da Ciriaco Petrilli, doneranno una somma complessiva pari a circa 4000 euro, dai loro pocket money alle popolazioni colpite dal terremoto...

Mirabella Eclano.  

Una commemorazione semplice e sentita, in quell'angolo nascosto dell'area di servizio Mirabella Nord, dove a pochi metri di distanza, morirono asfissiati in un tir di una ditta di traslochi cinque giovani curdi, un sesto si aggiunse alle vittime dopo essere stato ricoverato in ospedale a Benevento e altri si salvarono in extremis da quella sciagura.

In volo verso la libertà, è scritto in fondo alla stele eretta in ricordo delle giovani vittime. A Mirabella è giunto Franco Fiordellisi, segretario generale della Cgil di Avellino, Jamal Qaddorah responsabile regionale immigrazione Cgil, Giovanni Villani Cgil Valle Ufita, il sindaco Francescantonio Capone, Don Vitaliano Della Sala e una delegazione di profughi ospitati nei centri di Ariano Irpino e Flumeri accompagnati dai loro mediatori.

Ricordato nel corso del momento commemorativo il grande impegno e la tenacia di Giovanni Maraia, e della Prefettura di Avellino  in quei giorni difficili contrassegnati da una burocrazia infinita per il rimpatrio delle salme nella loro terra.

E dai migranti arriva un gran bel gesto in questa triste giornata, tutti gli ospiti dei vari centri gestiti da Ciriaco Petrilli, doneranno una somma complessiva pari a circa 4000 euro, dai loro pocket money alle popolazioni colpite dal disastroso sisma nel centro Italia. Un gesto di solidarietà, amore e fratellanza molto significativo.

Gianni Vigoroso