"Senza interventi a Montoro e Solofra sarà emergenza idrica"

Il presidente dell'Ato, Giovanni Colucci, in pressing sulla Regione

Solofra.  

Sarà emergenza idrica. Parola del presidente dell'Aato Calore Irpino. E' scritto nero su bianco nella comunicazione inviata alla Regione Campania per trasmettere il piano di caratterizzazione della falda nel comprensorio solofrano-montorese. I toni della comunicazione non sono di certo distesi anche perchè da via Seminario non hanno gradito per nulla la diffida ad inviare il piano che era arrivata nei giorni scorsi da palazzo S. Lucia. A dicembre scorso i due comuni di Montoro e Solofra hanno incaricato l'Ato di redigere il piano di caratterizzazione. Un intervento da trecentosettantamila euro. L'undici marzo, la Regione Campania ha inviato all'Aato una diffida a presentare il piano di caratterizzazione. Da qui la replica piccata dell'Aato ha replicato respingendo al mittente la diffida perchè “incomprensibile, inaccettabile ed offensiva in quanto lascerebbe supporre una inerzia da parte dell'Aato che invece non c'è stata”. L'Aato ha trasmesso il piano di caratterizzazione evidenziando che “per la sua attuazione ci sono costi per trecentosettantamila euro”. Costi che ricadono necessariamente sulle risorse pubbliche anche in considerazione del fatto che la Provincia di Avellino ha evidenziato l'impossibilità ad individuare il responsabile della contaminazione. L'Aato ha anche evidenziato come, ad oggi, “resta senza attuazione il piano Mise (messa in sicurezza di emergenza) che la norma impone quale fase preliminare e preventiva per evitare l'aggravamento della situazione ambientale. Nè sono state accolte le ipotesi di realizzazione dell'acquedotto di surrogazione per integrare il sistema Alto Calore della minore portata disponibile per il blocco dell'emungimento dal campo pozzi del montorese. Anche la recente ipotesi di un acquedotto emergenziale di integrazione destinato a servire solo i comuni di Montoro e Solofra non è stata presa in alcuna considerazione”. “La crisi idrica che vivono i due comuni, continua l'Aato, ha messo a dura prova i cittadini e ripetuti sono stati gli incontri in Prefettura per cercare di ovviare in qualche modo il problema. E' difficile immaginare quanto potrà accadere nei mesi estivi ed autunnali quando verrà meno, per la magra delle sorgenti, l'alimentazione idrica dei due comuni”. Da qui dunque l'invito alla Regione Campania ad erogare le risorse necessarie a finanziare il piano di caratterizzazione come pure le misure di prevenzione e di messa in sicurezza di emergenza.

 

Giuseppe Aufiero