Mondo agricolo in festa a Gesualdo nel nome di Sant'Elia

E' emozionato più del solto Giuseppe Visciglio, instancabile organizzatore di questo evento

"Non facciamola mai morire, è un patrimonio del territorio, che va difeso e preservato."

Gesualdo.  

Fede e tradizione in valle ufita, in festa il mondo agricolo sotto la protezione di Sant'Elia. Un centinaio di trattori in movimento versa la cappellina intitolata al grande profeta, che da anni protegge gli operatori della terra. Una domenica di luglio tanto cara alla comunità di Gesualdo. Bambini, giovani, adulti ed anziani, è un giorno sacro per tutti. La campagna baciata dal sole si ferma per rendere onore al patrono degli agricoltori. E' un ringraziamento al profeta Sant'Elia, per il grano appena raccolto, i profumi del fieno e i prodotti che arriveranno.

E' emozionato più del solto Giuseppe Visciglio, instancabile organizzatore di questo evento giunto alla sua ventinovesima edizione.

Lo incontriamo nei pressi della cappellina, seduto su una sedia bianca lungo la salita della piccola contrada, poco prima dei colpi sparati nel cielo, che danno il via alla sfilata dei trattori. "Ce l'abbiamo fatta anche quest'anno, con notevoli sacrifici, animati da tanta fede e tradizione. E' un giorno per noi meraviglioso, che aspettiamo con gioia, tutto l'anno. Spero che questa manifestazione possa proseguire anche in futuro. Io un giorno non ci sarò più, ma mi auguro che possano essere i giovani a portarla avanti con impegno ed entusiasmo. Non facciamola mai morire, è un patrimonio del territorio, che va difeso e preservato."

Gianni Vigoroso