Castel del Lago, dopo 60 anni emigrata ritrova amici e parenti

Una "carrambata" dal sapore genuino e autentico senza filtri e senza artifizi mediatici...

Sessantadue anni dopo Maria, minuta ed energica, è ritornata nei luoghi dell'anima, nel borgo natale, là dove sono ancora le sue radici...

Venticano.  

Nemmeno Raffaella Carrà avrebbe immaginato di raccontare una storia tanto vera quanto commuovente come quella di Annamaria Vacca emigrata a Buenos Aires più di sessant'anni fa e ritornata solo oggi in Irpinia per riabbracciare parenti e amici.

Una "carrambata" dal sapore genuino e autentico senza filtri e senza artifizi mediatici. Solo la buona volontà e la determinazione della signora Vacca hanno reso possibile la realizzazione di un sogno rimasto sospeso per più di mezzo secolo. La miseria ha diviso l'affetto ha riunito. Il tempo e le distanze si sono annientate in pochi minuti, e in un abbraccio che ha il sapore dell'eternità.

Il filo dei ricordi si è riannodato davanti a foto color seppia e agli sguardi che il passare degli anni non hanno mutato.

Lacrime e sorrisi si sono alternati durante l'incontro che la signora Maria ha tenuto con la piccola comunità di Castel del Lago dove è nata e cresciuta prima di emigrare con la famiglia in Argentina, dall'altra parte del mondo. Sessantadue anni dopo Maria, minuta ed energica, è ritornata nei luoghi dell'anima, nel borgo natale, là dove sono ancora le sue radici. "Ricordo tutti- ha raccontato con un misto di italiano e argentino- tutti i miei amici d'infanzia. Molti purtroppo sono morti, ma quelli che oggi ho rivisto e riabbracciato mi hanno fatto tornare indietro nel tempo quando l'Irpinia era una terra povera ma bella piena di calore umano".

Gianni Vigoroso