Crollano massi: rischia di chiudere la strada per Montevergine

In corso il vertice tra Anas, Provincia e ufficio tecnico comunale

Mercogliano.  

E' in corso il vertice decisivo tra responsabili dell'Anas, dell'ufficio tecnico comunale di Mercogliano e della Provincia di Avellino per decidere della chiusura della strada provinciale 374 che collega il comune alle pendici del Partenio al santuario di Montevergine. Ieri uno degli ultimi considerevoli cedimenti del costone. Massi anche di medie e grandi dimensioni sono crollati al suolo. E' durato due ore il sopralluogo dei vigili del fuoco lungo strade e tornanti per decidere sul da farsi. Prontamente i caschi rossi hanno rimosso il pericolo. Ma prorpio gli esperti di sicurezza dei vigili del fuoco hanno relazionato al comune sullo stato della strada e sulla possibilità di interdirla al traffico in attesa di un decisivo intervento di messa in sicurezza. 

Il problema infatti,è annoso. Da anni si sono verificati crolli e disagi. Tutto ha avuto inizio quando la strada è stata declassata a regionale. Purtroppo proprio da Palazzo Santa Lucia non è mai arrivato un intervento deciso. Nessun impegno programmatico per tutelare l'importante strada percorsa da migliaia di pellegrini devoti a Mamma Schiavona. La ex strada statale 374 di Summonte e di Montevergine (SS 374), ora strada provinciale ex SS 374 di Summonte (SP ex SS 374)[3] in provincia di Avellino e strada provinciale 43 ex SS 374 di Summonte e di Montevergine (SP 43)[4], è una strada provinciale italiana che collega la zona di Avellino con il confine settentrionale della provincia lambendo il parco regionale del Partenio. Un collegamento tra i più importanti del turismo religioso italiano, diventato necessario con la chiusura della funicolare. Altrimenti proprio il santuario benedettino, se venisse decretata la chiusura, rimarrebbe di fatto isolato.

Intanto lo stesso Governatore Vincenzo De Luca ha annunciato la riapertura della funicolare per il prossimo 25 giugno. (foto fonte facebook, gruppo non sei irpino se..., ndr)

Simonetta Ieppariello