“Un vaso di Pandora scoperchiato dalle tante denunce che stiamo ricevendo come Cgil. Denunce di ragazzi in teoria avviati al lavoro, in realtà con paghe basse e sempre in ritardo, senza particolare formazione, con aspettative tradite e mandati via dalle aziende allo scadere della “garanzia”. Così in una nota la Cgil Valle Ufita. “Garanzia giovani, come noto, è l’applicazione del governo italiano del piano europeo di Youth Guarantee, il programma di avviamento al lavoro per ragazzi tra 15 e 29 anni. Prevede 35 ore di lavoro settimanali, in tutto 140 al mese, con stipendio pagato dalla Regione attraverso l’Inps. Un piano presentato dall’esecutivo a giugno 2014 con toni entusiasti (“Abbiamo le prime 600 offerte di lavoro e sono 600 volte contento”, disse il ministro Poletti), in breve passato in sordina e scomparso dal dibattito pubblico” “Oggi non se ne parla, ma il piano continua a mietere vittime di una illusoria opportunità di lavoro.Chi ha avuto poco e chi nulla, lavorando a pieno ritmo in aziende che a fine contribuzione hanno dato il benservito, senza pietà.” In Irpinia Garanzia Giovani è al centro dell’attenzione per il caso “Alto Calore” ma è diventata la sostituzione legale del lavoro precario e a nero,attivata strumentalmente da PUB, negozi dei centri commerciali come il “Carro ” di Mirabella E, boutique,supermercati ecc. “Per questo motivo”, “chiediamo alla Regione, alle istituzioni competenti, INPS in testa, di avviare una immediata verifica e controllo del rispetto di tutte le regole connesse alla corretta attuazione del programma Garanzia Giovani, perché questo piano nato e pensato come una opportunità aggiuntiva per i giovani non si trasformi nell’ ennesimo tradimento delle attese create dagli annunci mediatici che hanno accompagnato l’avvio di questa misura”.
Redazione