"Società in prima fila per la violenza sulle donne"

Il convegno che si è tenuto questa mattina alla sede della Provincia

Volturara Irpina.  

Violenza sulle donne, abusi e stalking: “La lotta a questi fenomeni deve essere portata avanti dalla società nella sua interezza”. Così apre il convegno, organizzato stamattina in occasione della festa delle donne, la consigliera provinciale alle pari opportunità Mimma Lomazzo. All’evento sono intervenuti il mondo della scuola, i sindacati e le associazioni. Ad esporre i grandi passi avanti compiuti, l’assessore alle pari opportunità di Cervinara, Anna Marro. Dall’apertura di uno sportello anti-violenza, all’istituzione di un asilo nido per agevolare le madri lavoratrici, alla dedica di una piazza alle vittime di violenza. Ancora ad intervenire è stato l’assessore Pasquale D’Onofrio, che ha commentato “Quando una donna subisce violenza, importanti non sono tanto i passi fisici quanto i passi mentali e sociali”.

Significativo è stato anche l’intervento dell’assessore alle pari opportunità del comune di Avellino, che ha aggiunto ”Le donne iniziano a denunciare solo se gli diamo rassicurazione”. A tal proposito è stata presente anche l’associazione di volontariato “la casa sulla roccia”, che ha contribuito alla nascita della prima casa rifugio “Antonella Russo”. La struttura, pronta per l’apertura, porta il nome della ragazza di Solofra uccisa nel 2007 perché aveva avuto il coraggio di denunciare le violenze che la madre subiva da parte del compagno.

Il centro, situato a Rione San Tommaso, rappresenta il secondo passo del progetto “step by step”, già definito, della consigliera Lomazzo. “La donna ha il tempo e la possibilità di ricostruire la propria identità personale, sociale e professionale”- spiegano le volontarie dell’associazione, poste all’ingresso per invogliare i partecipanti al convegno a dare il proprio voto. Per sostenere l’iniziativa della casa di rifugio, l’associazione ha partecipato ad un bando per progetti per ottenere un contributo economico. A confermare la necessità di simili centri, l’appello finale della D’Amelio  ”Bisogna attivarsi affinché ogni provincia abbia la sua casa di accoglienza e rifugio”.

Antonella Masucci