Addio al procuratore che arrestava i politici

Ha diretto l'ufficio inquirente avellinese dal 90 al 97. L'epoca delle inchieste Mani pulite

In carriera un solo rimpianto: non essere riuscito a smascherare l'omicida di Gina Ferraro

Cervinara.  

E' stato il protagonista della stagione Mani pulite in Irpinia. E' morto a 90 anni Alfonso Monetti (nella foto in una recente immagine de Il Caudino), capo della procura di Avellino dal 1990 al '97. Con i suoi collaboratori diede il là ad inchieste che hanno segnato la cronaca giudiziaria avellinese: Alto Calore, Iacp e falsi invalidi. Si è spento a Napoli, ma ha sempre vissuto nella sua Cervinara dve oggi alle 15, nella chiesa del Carmelo, in piazza Municipio, saranno celebrati i funerali.

Nel giorno del suo addio alla magistratura, piuttosto che parlare dei suoi successi, ci rivelò: vado via con un rimpianto, non essere riusciuto ad assicurare alla giustizia l'omicida di Gina Ferraro, la ragazza uccisa a Lauro.

Tra i suoi meriti quello di aver pacificato un palazzo di giustizia a pezzi dopo la tempestosa era Gagliardi.

Addio procuratore.

elleti