Petrolio, il Comitato No Triv: la battaglia non è finita

Appello alla politica e agli imprenditori del settore agroalimentare

Gesualdo.  

«Il 19 febbraio scorso abbiamo provveduto all’invio delle prime osservazioni al corposo pacchetto di relazioni tecniche prodotto dalla Cogeid dopo le richieste di integrazioni richieste dalla Commissione Via della Regione Campania. Si apre quindi la fase decisiva per l’istruttoria che porterà al parere definitivo sull’istanza di Valutazione d’Impatto Ambientale sul progetto Gesualdo-1 da parte della Commissione VIA della Regione e il Ministero dell’Ambiente. Nelle documentazioni inoltrate abbiamo rappresentato una puntuale verifica delle integrazioni apportate al progetto originario con precise e circostanziate obiezioni riguardanti le criticità palesi del progetto e le lacunose risposte fornite alle  varie prescrizioni indicate dalla Commissione Via».

Il comitato civico di Gesualdo "No Trivellazioni Petrolifere in Irpinia" rilancia la questione dopo aver incassato l'appoggio di Regione e Provincia che attraverso precisi deliberati hanno decretato l'opposizione ai sondaggi per la ricerca degli idrocarburi. In particolare, il comitato sottolinea che è stata «Del tutto omessa l’indicazione di un sito alternativo a quello originariamente previsto, nessuna sostanziale rassicurazione sul rischio di emissione incontrollata dei gas naturali dovuti alla presenza delle Mefiti, nessun piano di sicurezza per le popolazioni che vivono in prossimità al sito in caso di incidente, poca chiarezza sulla gestione dei rifiuti tossici, piano di monitoraggio ambientale lasciato alla sola verifica e valutazione della Cogeid senza coinvolgimento delle autorità locali».

Oltre a queste obiezioni, il Prof. Sabino Aquino coadiuvato dal Prof. Massimo Civita, hanno prodotto congiuntamente delle valutazioni relative all’impatto inquinante del petrolio sulle falde acquifere sotterranee, in particolar modo sulle fonti di ricarica del bacino idrico irpino che, proprio nel territorio di Gesualdo, trova numerose sorgenti dalla portata d’acqua consistente.

«Inoltre - continua il comitato - è stato presentato uno studio di carattere urbanistico sul cantiere Gesualdo-1, con circostanziati riferimenti all’impatto sull’ambiente circostante e all’aspetto paesaggistico. A queste documentazioni seguiranno altre relazioni, attualmente in corso di redazione, che verranno presentate dai vari esperti da noi contattati. Saranno fondamentali, in questa fase, anche le prese di posizione dei vari operatori economici dell’agro alimentare, dai quali ci aspettiamo la presentazione e l’invio di documentazioni nelle quali esprimere obiezioni al progetto considerati gli impatti negativi del petrolio sulla commerciabilità dei prodotti e sul valore dei marchi di qualità...».