Vivere con trecento euro al mese, senza lavoro, futuro e speranza. Succede a Lioni dove Mario dopo il suo personale calvario fatto di disabilità e dolore, una riabilitazione che dura da sempre, vent'anni di cure, e tanta indifferenza invoca aiuto. Vuole un lavoro. «Non voglio viver di carità ma di dignità». Mario da questa mattina protesta davanti l'ingresso del suo comune Lioni. «Voglio lavorare e invece sembra che io non serva. Neanche mia moglie. Siamo disposti a tutto per dare un futuro a noi, a nostro figlio che ha solo tre anni. Non c'è mortificazione più grande per un genitore di quella di non poter dare a suo figlio. Sono sposato con un figlio di 3 anni e mi ritrovo disperato e mortificato. I miei diritti non vengono rispettati». La storia di Mario commuove. Vent'anni fa sopravvisse ad un incidente mortale. Poi il coma e ancora la sedia a rotelle. Ma la sua forza di volontà la rimesso in piedi e ora lotta ancora per avere un lavoro. «Non possono farmi sentire così inutile -spiega -. Abbiamo tutti diritti ad una opportunità, una speranza».
Simonetta Ieppariello