Melillo: "Il Papa non è solo il capo della cattolicità ecclesiastica"

"Il volto di Gesù è simile a quello di tanti nostri fratelli umiliati, resi schiavi, svuotati"

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Le parole del Vescovo Sergio Melillo

Ariano Irpino.  

"Non dobbiamo addomesticare la potenza del volto di Cristo. Il volto è l’immagine della sua trascendenza. È il misericordiae vultus. Lasciamoci guardare da Lui. Gesù è il nostro umanesimo. Facciamoci inquietare sempre dalla sua domanda: «Voi, chi dite che io sia?» (Mt 16,15)". E' quanto scrive il vescovo della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia Sergio Melillo. 

"Guardando il suo volto che cosa vediamo? Innanzitutto il volto di un Dio «svuotato», di un Dio che ha assunto la condizione di servo, umiliato e obbediente fino alla morte (cfr Fil 2,7).

Il volto di Gesù è simile a quello di tanti nostri fratelli umiliati, resi schiavi, svuotati. Dio ha assunto il loro volto. E quel volto ci guarda. Dio - che è «l’essere di cui non si può pensare il maggiore», come diceva sant’Anselmo, o il Deus semper maior di sant’Ignazio di Loyola – diventa sempre più grande di sé stesso abbassandosi. Se non ci abbassiamo non potremo vedere il suo volto.

Non vedremo nulla della sua pienezza se non accettiamo che Dio si è svuotato. Allora il Papa non è non è solo il capo della cattolicità ecclesiastica ma di di quella più ampia che abbraccia tutti coloro che non vogliono rinunciare di vivere da uomini. A Dio Papa Francesco Pastore della Chiesa, successore del Beato Pietro, tra le tribolazioni del Mondo".