Emergenza idrica, l'appello a Rotondi e Piantedosi: "L'Irpinia è in agonia"

L'intervento del comitato Uniamoci per l'acqua: "La nostra terra sta morendo di sete"

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Richiesta di interventi urgenti su quattro punti fondamentali...

Grottaminarda.  

"L'Irpinia è in agonia. E non è sola. Un Sud assetato e dimenticato si trova a fronteggiare una crisi idrica senza precedenti.

I dati dell'Osservatorio di Montevergine parlano di un'anomala e inquietante "parentesi sub-climatica". E mentre la natura ci mette alla prova, decenni di incuria e inefficienza ci hanno consegnato tubature colabrodo, impianti fatiscenti e amministrazioni che per troppo tempo hanno ignorato il problema.
Ma non siamo soli in questa battaglia: anche Puglia, Basilicata e Molise stanno vivendo la stessa drammatica situazione, con comunità intere a rischio di rimanere senz'acqua". E' quanto afferma in una nota il Comitato Uniamoci per l'acqua. 

Non possiamo più permetterci di assistere passivamente al prosciugamento della nostra terra. Non possiamo accettare che i nostri rubinetti si secchino mentre i responsabili si rimpallano le colpe.
Signor Ministro, lo scorso anno, durante il G7 a Mirabella Eclano, Lei ha definito l'emergenza idrica "un paradosso che colpisce una regione ricca di risorse ma che soffre di gravi carenze nella distribuzione dell'acqua". Ha riconosciuto l'esistenza di un documento condiviso da sindaci di diversi schieramenti politici, uniti nella richiesta di affrontare questa crisi.

Ministro Piantedosi la situazione sta diventando un problema di ordine pubblico. Le difficoltà idriche non riguardano solo il diritto essenziale all’acqua, ma mettono a rischio famiglie, imprese, agricoltori e l'intero tessuto economico del Sud. La rabbia cresce e, come dimostrano le tensioni in Basilicata, e nella Capitanata di Foggia, le proteste potrebbero degenerare. Le istituzioni non possono permettersi di restare immobili. Servono risposte concrete per prevenire disordini e garantire la stabilità sociale.
L'Onorevole Rotondi, in un Ordine del Giorno approvato all'unanimità alla Camera, ha ribadito la necessità di intervenire con azioni concrete per riammodernare la rete idrica dell'Irpinia e del Sud.

Onorevole Rotondi, il Governo ha già riconosciuto la gravità della situazione e ha promesso interventi. Ora, però, non bastano più le parole: le proposte vanno accompagnate dalle risorse necessarie. Ora servono i fondi. Servono azioni concrete per rinnovare la rete idrica dell'Irpinia, riducendo il tasso di dispersione dell'acqua, che oggi si aggira tra il 60 e il 70%. Non possiamo accettare che una terra ricca di sorgenti continui a soffrire di carenze idriche.

Chiediamo interventi urgenti su quattro punti fondamentali:

1. Rifacimento immediato della rete idrica: gli acquedotti perdono oltre la metà dell’acqua trasportata, un danno inaccettabile per cittadini e imprese.

2. Finanziamenti certi e vincolati per il sud: non bastano promesse, servono risorse dedicate e immediate per ammodernare le infrastrutture.

3. Potenziamento della gestione delle risorse idriche: è necessario un piano di lungo termine che garantisca un equilibrio tra prelievi e necessità reali.

4. Un commissario straordinario per l'emergenza idrica del mezzogiorno: serve una figura che coordini e acceleri gli interventi senza burocrazia e ritardi.

Ultimo punto non meno importante è un no fermo alla privatizzazione dell’acqua. L'acqua, il bene più prezioso per l’umanità, sta per diventare l’ennesima vittima della logica del profitto e della privatizzazione. La recente approvazione da parte del Consiglio Regionale della Campania della costituzione della società mista pubblico-privata "Grandi Reti Idriche Campane Spa" rappresenta l’ultimo atto di un processo di spoliazione che ha visto il progressivo esproprio della risorsa idrica dalle mani dei cittadini per consegnarla alle multinazionali.

La nostra terra sta morendo di sete. E noi non staremo a guardare. Se non arriveranno risposte immediate, saremo costretti a mobilitarci con ancora più forza, coinvolgendo cittadini, associazioni e sindaci in una grande protesta per il diritto all'acqua. Chiediamo risposte immediate, impegni concreti e soprattutto, fatti. Perché senza acqua non c'è futuro.
Grazie.