Ciclo integrato dei rifiuti in Irpinia, Morsa: "Basta con lo scarica barile"

La funzione pubblica Cgil pronta a confrontarsi in appuntamenti pubblici

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Ciclo integrato dei rifiuti in provincia di Avellino: siamo alle battute finali, si salvi chi può!! Basta con lo scarica barile, la funzione pubblica Cgil pronta a confrontarsi in appuntamenti pubblici...

Avellino.  

"Basta con lo scarica barile". Così aprono la nota la segretaria generale della funzione pubblica Cgil, Licia Morsa, e la segretaria provinciale della funzione pubblica Cgil, Adele Giro, spiegando, attraverso una nota congiunta, le ragioni della federazione pubblica  della Cgil.

Bene il presidente della provincia Buonopane che promuove con forza la gestione di  Irpiniambiente Spa, se questa forza fosse venuta fuori due anni fa, con la  definizione delle condizioni, con una presa d’atto, la società Irpinambiente Spa poteva passare all’Ato rifiuti di Avellino.

Ma ciò non è stato e ricercare responsabilità oggi è inutile, quindi ribadiamo, bene l’attivismo del Presidente Buonopane, quando fa appello alla politica, anche se egli stesso e’ il rappresentante politico anche se di un’ Istituzione di secondo livello, carica politica di primaria importanza in una provincia come la nostra sprovvista di qualsivoglia coordinamento e/o raccordo. Come fatto per la distribuzione delle  deleghe, deve trovare la capacità di includere nel  progetto relativo alla gestione del cilo integrato dei rifiuti “tutte” le forze politiche.

Sarebbe già un bel passo avanti se finalmente la Soc. Irpiniambiente si dotasse di una piana organica con unità di personale, ordinamento professionale e carichi di lavoro. Questo consentirebbe, se non altro, ad avere un quadro definito non solo del costo, ma anche del know – how  dei dipendenti che da anni operano nel settore, ricchezza al pari degli impianti e delle strumentazioni.

Siamo convinti che la gestione pubblica sia fondamentale e siamo preoccupati per l’emorragia di comuni che fuoriescono dalla gestione Irpiniambiente ricorrendo al privato senza tener conto dei livelli occupazionali, delle clausole sociali e delle criticità insite nella frammentazione del ciclo dei rifiuti.  

In questi due anni il presidente dell’ato rifiuti ha evidenziato le sue perplessità sulla gestione pubblica, ma anche la sua debolezza politica, come accade alla stragrande maggioranza di amministratori che si avvicinano per la prima volta alla questione.

Lo stesso presidente D’Alessio, una volta costretto a decidere, ha provato con gli strumenti di cui è dotato a portare avanti la scelta decisa dal consiglio d’Ambito, ma ci è sembrato che, a parte tutte le difficoltà del caso, sia mancata quella giusta determinazione.

Siamo ben consapevoli, che le nostre posizioni rispetto ai servizi essenziali e pubblici, possano risultare impopolari tra gli amministratori, di qualsiasi ispirazione ideologica, così come la difficoltà di riuscire a spiegare l’intero processo normativo necessario alla riorganizzazione della gestione pubblica del ciclo integrato dei rifiuti e soprattutto dei benefici derivanti. Ma questo non può ostacolare ciò che è meglio per la nostra piccola provincia.

Le segretarie Morsa e Giro concludono: "La funzione pubblica Cgil si rifiuta di assistere a tale sfacelo socio economico e a gran voce chiediamo  uno sforzo unitario, agli enti e alla politica al fine di salvaguardare la gestione pubblica per l’intera Irpinia, con una gestione integrata e non frantumata! Siamo a disposizione per ogni utile confronto sull’intero territorio provinciale".