I consiglieri di minoranza Noè Matteo Pastore e Angelo Famiglietti vogliono chiarezza circa la questione dello sfratto della Pro Loco. Ci sembra paradossale tutto questo accanimento verso una associazione del territorio.
A Castel Baronia l’attuale amministrazione ha istituito la “Casa Sociale” in una ex-scuola materna. Come minoranza vediamo di buon occhio questa iniziativa anche perché al suo interno sono racchiuse tutte le associazioni del nostro comune alle quali va tutto il nostro appoggio.
Tutte tranne una. Alla Pro Loco di Castel Baronia viene intimato lo “sfratto coattivo” (convinti che anche durante il famoso “ventennio storico” avrebbero provato imbarazzo nell’avanzare una tal misura) e viene assegnata una sede “non idonea” precludendogli la possibilità di poter accedere alla “Casa Sociale”.
In prima battuta consideriamo questo episodio pericoloso e violento per la vita democratica della nostra piccola comunità: sembra una “ghettizzazione sociale” che fa rabbrividire.
Queste le premesse e con lo scopo di far chiarezza soprattutto nel rispetto della legalità amministrativa protocolleremo una interrogazione all’attuale amministrazione e intanto, affidandoci a un nostro legale di fiducia, abbiamo scritto al Prefetto Dott.ssa Rossana Riflesso sulla “realtà dei fatti” convinti che episodi di questo tipo sono da attenzionare per il bene della nostra piccola Comunità.