Insufficienza cardiaca avanzata: ecco come migliorare la qualità delle cure

Arriva la piattaforma Beat Beat per dare risposte rapide ai pazienti

insufficienza cardiaca avanzata ecco come migliorare la qualita delle cure

Arriva la piattaforma Beat Beat per migliorare la qualità delle cure ed offrire risposte rapide a pazienti affetti da insufficienza cardiaca avanzata...

Avellino.  

L'insufficienza cardiaca avanzata (Ahf) negli ultimi anni, sia in Italia che in Europa, è cresciuta significativamente ed attualmente rappresenta un'importante sfida della medicina.

In questo contesto, la gestione dei pazienti e dei processi relativi all'insufficienza cardiaca avanzata devono essere affrontate e allineate al paradigma dell'assistenza sanitaria basata sul valore (ValueBasedHealthCare), fornendo una medicina precisa, predittiva, preventiva e personalizzata.

Da questa necessità nasce il consorzio Plat4tique, di cui fa parte Olidata, aggiudicatasi il bando Europeo Tique. Grazie all’esperienza tech del gruppo Olidata, è stata messa a punto la piattaforma altamente tecnologica BeatBeat: così si agevoleranno scambi di informazioni tra il personale sanitario - medici, infermieri, operatori a domicilio - e pazienti, promuovendo comportamenti per migliorare la qualità della vita dei pazienti. Inoltre, BeatBeat consentirà nuove strategie terapeutiche ed interventi mirati, con la finalità di fornire un modello di servizio di assistenza integrata che migliori la qualità della vita delle persone, offrendo sia una risposta rapida e flessibile alle loro esigenze, sia uno strumento di monitoraggio affidabile per il personale sanitario.

La piattaforma ottimizzerà i processi di cura attraverso l'identificazione e l’analisi dei Kpi e la loro correlazione con gli esiti, il valore creato e i costi della struttura sanitaria per tali patologie.

La soluzione BeatBeat è composta da tre strumenti principali: l'applicazione per i pazienti, una piattaforma clinica per gli operatori sanitari (Clinical Tool Platform) e dashboard cliniche e di processo (Ahf Clinical Dashboards) che facilitano la visualizzazione in tempo reale e il supporto alle decisioni. Il Virtual Care Center (Vcc) centralizza queste soluzioni, facilitando il coordinamento del processo di cura. L’ASL di Avellino, l’Ospedale San Pau di Barcellona in Spagna e l’Ospedale di VasterBotten in Svezia, garantiranno implementazione costante della piattaforma grazie ai test eseguiti sul campo negli ambienti reali delle strutture sanitarie che partecipano e contribuiscono alla crescita del progetto. Il primo test effettuato tra l’11 e il 12 dicembre in Spagna, per poi proseguire nelle altre strutture ospedaliere.

Per Olidata non si tratta del primo coinvolgimento in ambito sanitario, già operativo Ailanton, progetto all’avanguardia con fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma, per screening e diagnosi precoce dei tumori al polmone.

“La salute pubblica e la sanità necessitano di un forte programma di digitalizzazione, per affinare le ricerche e le cure destinate ai pazienti. Olidata, come impresa privata, vuol fare la sua parte collaborando con grandi realtà nazionali ed internazionali, apportando il proprio contributo.

Crediamo che una sinergia pubblico-privato sia fondamentale per il benessere dei cittadini e siamo orgogliosi dei passi in avanti che stiamo facendo in questo campo” commenta Claudia Quadrino, ad Olidata.