Fa sempre discutere il presepe di don Vitaliano Della Sala a Capocastello. Quello di quest’anno, con la famiglia Simpson ai piedi dell’altare, rappresenta le contraddizioni e le conflittualità dei nostri tempi. Guerra, consumismo, i simboli del Nazismo, il mondo che tende alla malvagità e quello che invece dovrebbe essere puro e innocente come il Gesù Bambino tradizionale. "Quell'Hitler, in fondo, rappresenta questo: tutto il male possibile che noi possiamo e riusciamo a fare. - ha spiegato don Vitaliano - Noi siamo come i Simpson, possiamo fare il peggior male possibile, ma possiamo tirare pure fuori il cuore grande e, quindi, accogliere il Gesù Bambino, questo sì tradizionale, cioè che nasce povero, però su uno skateboard per dire 'il mio messaggio non porta tristezza, ma vi porta gioia'. Penso che questo sia un messaggio che quest'anno possiamo accogliere a Capocastello, in città, nella nostra provincia e chissà dove".
"Le persone devono solo scegliere a chi affidarsi. In più ci sono gli aspetti del consumismo, della guerra, della delinquenza e della gioia che ho rappresentato sotto forma di questa famiglia": ha affermato il curatore del presepe, assieme a don Vitaliano, Pier Giuseppe Pesce. "I Simpson hanno anche un cuore ispirato alla Candelora, il simbolo della libertà, dei diritti LGBTQ+": ha aggiunto Massimo Saveriano dell'Associazione "Per Grazia Ricevuta".