Riparto fondi comunità montane: monito dal consiglio della Terminio Cervialto

"Criteri siano estensione territoriale e popolazione"

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Il consiglio ha evidenziato come “la scelta di parametri basati sull’estensione territoriale e sulla popolazione non è solo equa ma risponde alle esigenze concrete delle nostre comunità"

Avellino.  

Si è riunito stamani il consiglio generale della comunità montana Terminio Cervialto per discutere il tema della ripartizione dei fondi regionali destinati alle comunità montane, con particolare attenzione agli enti locali e alla forestazione. Il consiglio ha espresso una posizione netta e univoca, sottolineando la necessità che l’Uncem (Unione nazionale comuni comunità enti montani) sostenga i criteri di estensione territoriale, superficie boscata e popolazione di ciascuna comunità montana come elementi determinanti nella distribuzione delle risorse.

Il consiglio ha evidenziato come “la scelta di parametri basati sull’estensione territoriale e sulla popolazione non è solo equa ma risponde alle esigenze concrete delle nostre comunità".

"L'adozione di tali criteri - hanno sottolineato i consiglieri - consentirebbe di distribuire in modo più giusto e coerente le risorse, tenendo conto della complessità gestionale e delle reali necessità dei territori montani." L'assise si è detta pronta a spendersi affinché "la proposta votata oggi venga sostenuta da tutte le comunità montane della Campania, con l’obiettivo di garantire uno sviluppo omogeneo e duraturo per le nostre aree.”

"Le comunità montane - ha dichiarato il presidente Teodoro Boccuzzi a margine della seduta - rivestono un ruolo cruciale nella gestione e nello sviluppo delle aree interne, spesso caratterizzate da fragilità economiche, infrastrutturali e ambientali.

In un contesto segnato dallo spopolamento e dalla marginalizzazione di molti centri montani, le nostre comunità fungono da ponte tra le esigenze delle popolazioni locali e le istituzioni regionali. A noi il compito di assicurare questa azione che è importante per garantire un equilibrio tra il rispetto dell’ambiente e il miglioramento della qualità della vita nelle aree rurali, oltre che per promuovere uno sviluppo inclusivo che coinvolga tutte le aree della Campania."