Gemellaggio: Il Convitto di Avellino a Caivano per incontrare don Patriciello

"Più attenzione alla fragilità nei momenti della crescita"

gemellaggio il convitto di avellino a caivano per incontrare don patriciello

L’incontro parte dal messaggio fondamentale che una Istituzione educativa, come il Convitto, deve anzitutto generare fraternità, giustizia, deve essere coesa, in una parola deve essere Insieme...

Avellino.  

La legalità è un itinerarium mentis per il Convitto nazionale “P. Colletta” di Avellino, è un sentimento, come recita il titolo completo del progetto “La legalità è un sentimento”, dal libro di Nando Dalla Chiesa, La legalità è un sentimento. Manuale controcorrente di educazione civica.

Nell’ambito del progetto, fortemente voluto dal rettore dirigente scolastico, Attilio Lieto, e curato da Cinzia Favorito, nasce la visita della comunità educativa a Don Patriciello, presso la parrocchia di San Paolo Apostolo al Parco Verde, a Caivano, domani venerdì 25 ottobre 2024.

La scorsa primavera don Patriciello, ospite del Convitto per un evento di formazione, all’insegna del “vivere a colori”, aveva espresso la volontà che ci fosse un naturale prosieguo, il Rettore aveva auspicato un ‘gemellaggio’, che generasse continuità nella formazione degli alunni.

Gli alunni di tutte le seconde del liceo classico e del classico europeo, con una delegazione della scuola primaria e della secondaria di I grado dell’Istituzione educativa, si recheranno a ‘a casa’ del sacerdote, per ricambiare l’ospitalità, nell’ottica di coltivare l’amicizia con una persona speciale, che, con la franchezza caratteriale che lo contraddistingue, aveva indicato ai ragazzi una strada, una meta, ossia la formazione integrale della persona, per essere cittadini del domani.

L’incontro parte dal messaggio fondamentale che una Istituzione educativa, come il Convitto, deve anzitutto generare fraternità, giustizia, deve essere coesa, in una parola deve essere “Insieme”.

Da questa parola chiave ha preso inizio l’anno scolastico, nel desiderio e nel sogno di costruire una comunità scolastica solida, che abbia al centro la cura di ogni persona, l’attenzione alla fragilità nei momenti della crescita, proprio come voleva Don Milani.