In Irpinia il progetto sulla realtà e complessità del soccorso in mare

Emergency Avellino-Benevento, CGIL Avellino, Laika Aps e Lupus in fabula insieme con diversi eventi

in irpinia il progetto sulla realta e complessita del soccorso in mare

Foto: pagina ufficiale Facebook Emergency Avellino-Benevento

Avellino.  

Emergency, gruppo Avellino-Benevento, la CGIL di Avellino, Laika Aps, Lupus In Fabula insieme per un’esperienza immersiva che mostra la realtà e le complessità del soccorso in mare sulla Life Support Emergency: la serie di appuntamenti è iniziata ieri ad Atripalda a Spazio Laika e proseguirà martedì alle 17 ad Avellino all'ex Carcere Borbonico con Virginia Gatto, medico sulla Life Support e nell’ambulatorio Energency di Ponticelli, e la giornalista di OttoChannel, Rossella Strianese. Il giorno dopo ancora all'ex Carcere borbonico, domenica 27 a Montemiletto dalle 10 e sabato 2 novembre a Montella.

Far conoscere come avviene il soccorso in mare

"Grazie al contributo della realtà aumentata, gli eventi faranno conoscere come avviene il soccorso in mare: un progetto per rinnovare l’impegno di Emergency, a favore di chi non vede riconosciuti né tutelati i propri diritti, primo fra tutti il diritto alla vita. Il team della Life Support è composto da un totale di 28 persone, di cui 9 marittimi e 17 dello staff Emergency. Il team sanitario è formato, in particolare, da due infermieri e un medico ed è affiancato da due mediatori culturali. Nel 2023 la Life Support ha effettuato 15 missioni per un totale di 1219 persone soccorse provenienti da più di 25 Paesi: Mali, Sudan, Senegal ma anche Bangladesh, Palestina, Siria. Dall’Africa al Medio Oriente, portano con sé storie diverse e speranze di una vita migliore, lontano da guerre, povertà, discriminazioni".

"Soccorso in mare previsto dal diritto e dall'obbligo morale"

"La Life Support - spiega il direttore Field Operations Department di Emergency, Pietro Parrino - interviene in un luogo considerato come la frontiera più pericolosa per i migranti, sia per numero di morti sia di persone disperse. È il nostro modo di continuare a fare la nostra parte, ricordando che il soccorso in mare è un obbligo previsto dal diritto del mare ma anche un obbligo morale".