"Cari ragazzi/e, colgo nelle vostre voci e nei vostri sguardi un ‘grido’, un appello assordante: “Voglio solo vivere!” Vi è in esso racchiusa un’implorazione, frammista a dolore: la ricerca della ragione dell’esistere.
Si avvia un nuovo anno scolastico, vi chiedo di non farvi ‘intrappolare’ tra i bagliori del nulla, delle cose, in un pianeta in crisi, tra guerre e migrazioni epocali."
Le parole rivolte agli studenti di tutte le scuole della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia sono del vescovo Sergio Melillo.
"Il rischio è farsi circuire dal vuoto che toglie fiato ai sogni, ai pensieri, alle relazioni: studiate a non farvi rubare l’entusiasmo!
Il tempo della scuola è un tempo di cambiamenti che, a volte, pesano di incomprensioni, come se fosse tutto inutile, delusi in ogni naturale attesa.
La scuola è, invece, chiamata ad essere laboratorio di pensiero, di arte, di vita, non un addensarsi di progetti, tra i quali ci si sente smarriti! Il risultato fa sperimentare un’assenza di una visione poliedrica dell’esistere, deprivati di amicizie sociali e connessioni autentiche con la cultura.
La scuola è spazio dell'apprendere che è sempre un tempo lungo, così come è imparare ad amare, “fino entro il cuore della vita…” (R.M. Rilke)
Evitate stanchi percorsi di nonsenso, avanzando a zig-zag, senza meta, demoralizzati sulla strada del quotidiano verso un mondo che verrà. Ma, che in realtà, è già venuto!
Sappiate con gioia cogliere i tanti sguardi di speranza che Dio dissemina nei volti, agli incroci inattesi e provvidenziali.
La difficile arte di vivere tocca il cuore e fa innamorare. Vigilate affinché non vi si riversi dentro di voi, nel profondo, come in un contenitore sterile, nozioni affastellate che non suscitano la gioia di intessere la trama al futuro; non fatevi rubare la ‘fame’ dell’apprendere, dell’ascoltare, del camminare con il passo spedito della giovinezza: “Se stai via dalla strada e via dai guai. Tu non guardare indietro mai e vai!”(Alfa)Buon anno scolastico, vi sono accanto e prego per voi."