Gianfranco Rotondi in campo per Laura Nargi. Il deputato avellinese ha annunciato il suo sostegno alla candidata sindaco del raggruppamento civico.
"Sono abituato a metterci la faccia. Prima che si voti, chiunque vinca, io sono dalla parte del patto civico che nasce dall'intesa tra Laura Nargi e Rino Genovese".
Su Gengaro Rotondi è stato lapidario. "Gli fa onore aver voluto politicizzare la battaglia, perché ha voluto che fosse il centrosinistra la ragione sociale della sua candidatura. Questo toglie agli elettori di centrodestra qualsiasi possibilità di votare per le bandiere del Partito Democratico, dei Cinque Stelle e dei Verdi. Antonio è stato sempre un amico, soprattutto nei momenti difficili della mia vita politica ma è ovvio che in un ballottaggio in cui sono a vista e sventolanti i vessilli del PD, del M5S, della sinistra antagonista è complicato che possa esprimere un'indicazione di voto in quel senso. Rispetto le posizioni di tutti, ma l'elettorato di centrodestra non dovrebbe avere dubbi di preferenza tra il campo largo e un'amministrazione civica che non ci è stata ostile".
Rotondi ha ringraziato Rino Genovese che "ha consentito al centrodestra di mantenere la quota che è andata a me alle elezioni politiche. Grazie a lui ci siamo stati e questo è già un grande risultato".
Il deputato avellinese è intervenuto anche sulle polemiche rispetto alla questione morale. "La politica non è stata garantista, non si sventolano le accuse agli avversari senza che siano state provate. L'unica posizione garantista che ho sentito in questa campagna elettorale è stata espressa dal Procuratore della Repubblica, che ha detto che gli indagati possono candidarsi. Esprimo grande apprezzamento per la Procura di Avellino e per come ha seguito questa vicenda incresciosa. Invece, la politica non è stata garantista, la questione morale non è sventolare le accuse agli avversari senza che siano state provate. La politica ha perso un'occasione per tacere".