"No triv": "De Luca si dimentica delle trivelle"

Gli attivisti del Comitato chiedono atti concreti per fermare il progetto "Gesualldo"

Gesualdo.  

"In una provincia dove due giovani su quattro emigrano, si legge in una nota del No Triv irpino, gli ospedali chiudono, le scuole cadono a pezzi, i trasporti fatiscenti, di lavoro non ne parliamo proprio, questa mattina il presidente de luca decide di glissare su tutte le emergenze sociali e sceglie di inaugurare le macerie di un cantiere situato a 200 mt dal sito individuato per le trivelle del pozzo gesualdo 1. Ricordiamo a De Luca che la campagna elettorale si è chiusa già da tre mesi e che ora è il tempo di assumersi le responsabilità. Oggi,ancora una volta, i sindaci di queste provincia, invece di aprire le contraddizioni non sciolte, hanno deciso di porsi in subalternità alle logiche di sempre e di restare a scena muta su una questione cosi importante come la questione petrolio. Intanto il decreto sblocca italia procede spedito e mentre da un lato privatizza l'acqua e apre a nuove speculazioni su inceneritori e commissariamenti straordinari dall'altro lato, sul fronte trivelle, comincia a dare risultati nefasti vedi le trivellazioni in mare adriatico (ombrina  e tempa rosso). Fermare lo sblocca italia oggi, significa fermare l'attacco ai territori e ridare poteri decisionali alle comunita' locali. E se la politica si misura in atti concreti, ci aspettiamo che dai proclami si passi ad una reale strategia di difesa dei territori, in primis adottando ptr e ppr che non permettano l'adozione di progetti che stravolgono le proprie specificità e di dare mandato alla segreteria della regione campania di avviare le procedure in seno alla corte costituzionale per dare il via ad una fase referendaria come stanno già facendo altre regioni come puglia marche e veneto. Per quanto ci riguarda continueremo a costruire momenti di consapevolezza in questo territorio e a ribadire che su scelte cosi importanti, la decisione spetta a chi vive questi luoghi e non certo a chi prova a governarli".

Redazione