Sono talmente confuse le idee nel centro destra avellinese che nella disperata ricerca di un candidato sindaco autorevole c'è chi ha pensato persino a Enzo Venezia, popolarissimo sindaco della città negli anni Ottanta. Lui, che da ex democristiano, è poi confluito nel partito democratico, si è sentito gratificato dall'interesse mostrato nei suoi confronti ma ha chiaramente risposto: "No grazie".
Enzo Venezia è stato sindaco di Avellino dal 1983 al 1989, negli anni d'oro del calcio e della politica avellinese. Erano gli anni difficili del dopoterremoto quando iniziarono ad arrivare anche i fondi per la ricostruzione. E mai nessun sospetto o accusa ha infangato il suo percorso che è stato corretto e trasparente. Non era facile. Poi, però, la Dc lo fece fuori solo perché ebbe l'ardire nella sua seconda campagna elettorale di prendere più preferenze del capolista del partito, che all'epoca era Nicola Mancino. Uno sgarbo che gli costò caro e che ha finito per compromettere anche la sua carriera politica. Ma ora non è il caso di tirarlo per la giacchetta...