Avellino, caso Festa: venti giorni per riflettere, poi tutti a casa

Il testimone passa alla Nargi, poi arriverà il commissario. Il voto di giugno non è a rischio

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Avellino.  

Venti giorni per ritirare le dimissioni, poi il sindaco di Avellino Gianluca Festa e la sua amministrazione usciranno definitivamente di scena. La speranza del primo cittadino, dopo la scelta di gettare la spugna e farsi da parte, è di riuscire a chiarire la sua posizione davanti al pm Toscano in questo breve lasso di tempo. Si vedrà. Nel frattempo il testimone passa alla sua vice, Laura Nargi che si occuperà in queste settimane di chiudere tutte le opere - a cominciare dal tunnel - che avrebbero dovuto caratterizzare il rush finale prima del voto.

Alla scadenza dei 20 giorni il prefetto Paola Spena nominerà il commissario prefettizio per la gestione dell'ente comunale. Le elezioni di giugno non sembrano essere a rischio a meno di improbabili interventi da parte del Viminale.