Inchieste, l'affondo di Gengaro: la Procura ha scoperchiato il sistema Avellino

Duro attacco dell'ex vicesindaco in pole position come candidato sindaco del campo largo

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Avellino.  

"La Procura ha scoperchiato il sistema Avellino". L'ex vicesindaco Antonio Gengaro, esponente dell'ala Schlein del Partito democratico e in pole position per la candidatura a sindaco del campo largo, non usa mezzi termini commentando la raffica di inchieste aperte sull'attività amministrativa a Piazza del Popolo. Lo ha fatto nel corso della trasmissione "Punto di vista" su Otto Channel (canale 16), intervistato dal direttore Pierluigi Melillo.

"C'è un sistema Avellino che è legato agli appalti, alla gestione del Ferragosto, ai meccanismi con i quali si fanno i concorsi per le assunzioni. Tutto ciò, ovviamente, è finalizzato al consenso in maniera diretta o indiretta. Noi non diamo sentenze che non spettano a noi. Però certamente c'è un clima attorno all' amministrazione della città che fa tremare le vene ai polsi".

"L'aspetto che mi colpisce di più - ha aggiunto Gengaro - è che i dirigenti nominati direttamente dal sindaco, tra l'altro anche non avellinesi, possano fare il bello e il cattivo tempo e che consiglieri comunali della maggioranza che hanno un compito per legge di indirizzo e controllo, si occupino di gestioni, facciano da tramite, abbiano studi professionali propri o di parenti e che ovviamente costruiscano la rete delle relazioni funzionale a distribuire appalti, ripeto a fare clientele, a movimentare meccanismi economici".

Intanto, però, il sindaco in una nota si dice sicuro della correttezza dell'operato della sua amministrazione. Lei che cosa ne pensa?

"Ma a me fa sorridere il sindaco di Avellino, perché invece di dar conto delle cose fatte o non fatte, della trasparenza, c'è voluta un'interrogazione parlamentare da parte dei cinque Stelle del nostro onorevole Gubitosa che ha denunciato che nel Comune di Avellino non si pubblicano più di 170 delibere che ovviamente sono legate ad iniziative e a delibere di giunta con impegno di spesa. Quindi, se parliamo di cose che sono l'abc dell'amministrazione, cose mai avvenute nella storia della città di Avellino e il sindaco dice che lui ha fatto grandi cose per Avellino, il sindaco deve dar conto rispetto alle accuse che muove la magistratura, dell'azione della sua giunta. È su questo che deve rispondere. Ho letto un titolo di un giornale in cui il sindaco addirittura dice: La magistratura deve fare chiarezza. No, devi tu fare chiarezza e tu devi spiegare. Oltretutto questa dirigente, che è il terminale di molte cose, era la dirigente del concorso per i vigili urbani, nei quali un candidato durante la prova aveva già le risposte pronte e quindi sta sotto inchiesta".

E sullo sfondo ora c'è la campagna elettorale...

"Credo - ha chiuso Gengaro - che la campagna elettorale vada fatta sui temi, sulle questioni. Ma ovviamente la trasparenza dell'amministrazione della condotta amministrativa è uno dei temi fondamentali. E certamente qui ci sono pratiche che sono da questo punto di vista esecrabili".