Osteoporosi legata alle malattie endocrine: il rischio della frattura del femore

Nel diabete esiste una diminuzione della densità minerale ossea, il rischio di fratture è alto

osteoporosi legata alle malattie endocrine il rischio della frattura del femore
Avellino.  

Bisogna sottolineare che l’osteoporosi è ancora poco diagnosticata e poco trattata, mentre le conseguenze, le fratture, sono un vero peso socio-economico. In modo inquietante, i dati dell’IOF (International Osteoporosis Foundation) evidenziano un aumento del numero di fratture.

Quando porre diagnosi di osteoporosi? Quando si presenta una frattura di fragilità dopo un trauma di basso livello, o di fronte ad una densitometria ossea ridotta. Naturalmente conviene eliminare le cause di una densitometria ossea bassa secondarie (osteomalacia, mieloma, metastasi). La cosa importante è di riconoscere e seguire le fratture severe, che aumentano la mortalità: si tratta delle fratture dell’estremità superiore dell’omero, delle fratture vertebrali, delle fratture del bacino, delle fratture dell’estremità superiore e distale del femore e della tibia prossimale.

Esistono dei trattamenti anti-riassorbimento: gli estrogeni, il raloxifene, i bifosfonati (alendronato, zoledronato, etc.), il denosumab, la teriparatide. I bifosfonati, il raloxifene, il denosumab, e la teriparatide sono efficaci nelle fratture vertebrali. Solo i bifosfonati e il denosumab sono efficaci nelle fratture dell’anca. Infine, i bifosfonati, il denosumab, e la teriparatide sono efficaci nelle fratture non vertebrali.

Ma quali endocrinopatie sono interessate? L’iperparatiroidismo, legato ad un’adenoma delle paratiroidi, aumenta il rischio di fratture legate ad una diminuita densità ossea. L’ablazione dell’adenoma fa di nuovo aumentare la densità ossea e riduce il rischio di fratture.

Nel diabete esiste una diminuzione della densità minerale ossea e, se teniamo conto della possibilità di cadute legate alla neuropatia, alla ipoglicemia, alla retinopatia, il rischio di fratture importanti (del femore per esempio) è molto alto e può causare la morte del paziente. Nell’anoressia mentale la densità minerale ossea è diminuita nel 97% dei casi, e può recuperare solo con l’aumento del peso corporeo e la ricomparsa delle regole. Il trattamento consiste nella somministrazione di calcio e di vitamina D3.

Nell’obesità la densità minerale ossea è alta, ma è alto anche il rischio di fratture legato al sovrappeso. Può invece comparire una riduzione della densità ossea con il rischio di fratture, dopo un intervento che chirurgia bariatrica. Il rischio è minimo dopo una sleeve gastrectomy e più importante dopo un by-pass. Non bisogna dimenticare la menopausa, periodo durante il quale lo sconvolgimento ormonale legato al calo degli ormoni ovarici (estrogeni, progesterone) con il conseguente aumento di quelli ipofisari (FSH, LH), condiziona l’osteoporosi, in particolare del collo del femore e del rachide lombo-sacrale.

La terapia sostitutiva con ormoni ovarici non trova un consenso unanime a causa di una possibile insorgenza di un cancro della mammella. Molto utile durante questo periodo una costante attività fisica aerobica che ha dimostrato un effetto riduttivo dell’osteoporosi e, in conseguenza, del rischio di fratture.

L'autore è Medico - Endocrinologo