Si inasprisce la protesta dei trattori in Irpinia. Oltre 200 mezzi sono arrivati a Collina Liguorini, sotto la sede della Regione Campania.
Una bara, manifesti funebri, clacson, coriandoli e fumogeni: così hanno manifestato il loro malcontento per un comparto messo in ginocchio dalle politiche governative ed europee.
Dalla Valle Ufita, gli agricoltori hanno percorso quasi 50 chilometri alla guida dei trattori, attraverso la Statale 90 delle Puglie e la Statale 7 bis. Predisposti massicci servizi di vigilanza da parte delle forze dell'ordine per la nuova "invasione" che ha fatto seguito alle già numerose manifestazioni che da alcune settimane vedono protagonisti agricoltori e imprese contro le politiche comunitarie e le mancate agevolazioni fiscali e sui costi di produzione.
Qualche momento di tensione all'arrivo del consigliere regionale Maurizio Petracca che ha cercato un confronto ma, a suon di clacson, è stato costretto ad allontanarsi. “Qui non vogliamo i politici” - il loro grido di rabbia - Una delegazione poi è stata ricevuta in Regione dalla dirigente delle Politiche Agricole Mariella Passari.
"Non siamo tutelati a livello commerciale e sui prezzi, non ci sono controlli - ha dichiarato a gran voce Vittorio Stanco, uno dei promotori della manifestazione - Il prezzo che paghiamo al supermercato viene deciso dalla grande distribuzione, coloro che hanno i numeri per poter fare la loro politica. Perché a noi agricoltori il prodotto viene pagato ad un costo minimo che non ci permette di coprire neppure i costi di produzione mentre poi al supermercato il prezzo è otto volte più alto?"
Rassicurazioni da parte della Regione sulla riduzione delle accise sui carburanti e sui tempi per ottenere ristori in caso di calamità naturali. Gli agricoltori irpini hanno strappato queste due promesse all'esito dell'incontro con i rappresentanti di Palazzo Santa Lucia.