Iannace condannato: 7mila firme in 2 giorni per chiedere la grazia a Mattarella

Il primario della Breast Unit rischia l'interdizione per 3 anni

iannace condannato 7mila firme in 2 giorni per chiedere la grazia a mattarella

Damiano: 3 anni senza le sue cure significa morire. Ha lavorato per la salute delle donne

Avellino.  

Partita lunedì mattina del 6 febbraio, in due giorni la raccolta firme a sostegno del chirurgo senologo Carlo Iannace ha già conquistato  oltre 7000 adesioni. L’iniziativa, sulla piattaforma Change.org, è partita da Antonio Damiano, giovane originario di Pratola Serra e da sempre molto impegnato nel sociale e che, domenica sera, alla lettura della notizia della condanna definivita nei confronti del chirurgo coinvolto nel processo Welfare , ha immediatamente deciso di fare qualcosa. E' scattata la petizione per chiedere la grazia al Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella. “Una sentenza amara. Quando l'ho letta ho sentito la voglia, l 'istinto di poter fare qualcosa per continuare a garantire a tante donne malate, cure pubbliche e di alta specialità. La condanna al dottore Iannace implica l'interdizione dal pubblico servizio per tre anni. Gli effetti saranno devastanti in tema di pubblica assistenza, preziosa cura per migliaia di donne malate”.

Secondo quella sentenza, il primario della Breast Unit di senologia dell’Ospedale ‘Moscati’ di Avellino non potrà esercitare la sua professione per tre anni, in luogo dell’inibizione dai pubblici uffici, conseguenziale alla condanna per il reato di “falso”.

“Per tre anni il dottor Carlo Iannace non potrà più salvare vite, e si sa che in certe malattie il fattore tempo può essere decisivo“, dice Antonio che, con la sua iniziativa, mira a scuotere l’attenzione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, affinchè si possano creare le condizioni affinchè venga concessa la grazia a Iannace, secondo l’Articolo 87 comma 10 della Costituzione Italiana.

“Il dottor Iannace non ha bisogno di presentazioni- continua a raccontare Antonio Damiano- La stima che nutro nei confronti del professionista, è un sentimento che accomuna tanti irpini, e non solo.
Competenza, professionalita, senso del dovere, umanità, empatia, sono caratteristiche riconosciutegli da quell’esercito di persone che grazie all’attività del dottor Iannace hanno superato una malattia che se non curata in tempo, anche in termini di prevenzione, può costare la vita. Questa sentenza è amara, dolorosa, e non solo calpesta la dignità di Iannace, ma di tutti i suoi pazienti.

Per questo nel mio piccolo ho pensato a cosa poter fare, e vedere quante adesioni stanno arrivando alla petizione, non fa altro che confermare come il settore sanitario non possa fare a meno dell’attività professionale di Iannace. E non è un caso che le firme non stanno arrivando solo dall’Irpinia, ma dall’intera Campania e dal Sud in generale.
Carlo Iannace è un professionista come pochi nel suo settore, intende il suo lavoro come una missione. E‘ una eccellenza, una risorsa di un sistema sanitario pubblico che molte volte, specie qui al Sud, spesso finisce alla ribalta delle cronache per demeriti rispetto ai servizi offerti al cittadino”.

Secondo la sentenza di Cassazione Iannace ha falsificato le liste di attesa all'ospedale, ed è stato condannato per falso ideologico, Carlo Iannace il noto medico irpinosannita. Ora rischia la radiazione dall'albo. Come pena accessoria il tribunale lo ha sospeso per tre anni dai pubblici uffici. Ciò significa che non potrebbe più operare  negli ospedali pubblici. O comunque potrebbe vedersi trasformato il rapporto di lavoro - è la strada  che i suoi avvocati intendno perseguire - in un contratto privatistico per rimanere nell'azienda ospedaliera.

Iannace condannato in Cassazione ma non regge l'accusa di peculato . E ora scatta la solidarietà: è partita una raccolta firme e iniziative spontanee a sostegno del medico impegnato sul versante della solidarietà e dell'associazionismo, Iannace  è animatore dell'Amos e delle Amdos, di tutta l'intera rete per la prevenzione dei tumori. Carlo Iannace il senologo di San Giorgio del Sannio  potrebbe ora essere sospeso o radiato dall'ordine dei medici


 

L’indagine della Finanza di Avellino fu avviata nel 2006 dopo la denuncia di un aiuto  dell’ospedale Moscati . Escluso il peculato, è rimasta in piedi l'accusa di falso in atto pubblico, di qui l'interdizione dai pubblici uffici. Le motivazioni della sentenza saranno pubblicate tra circa 45 giorni.