Cosa succede alla Iia di Flumeri? Dopo anni di lotte sindacali che hanno consentito di salvare lo stabilimento di Valle Ufita ora tornano i venti di guerra. Si ipotizza l'ingresso di un privato che non offre nessuna garanzia sul futuro. I lavoratori sono preoccupati.
Le richieste della Fiom Cgil
"Subito la convocazione del tavolo al Ministero perché non abbiamo intenzione di assistere al fatto che i lavoratori paghino gli errori dei management che ci sono stati in passato". Lo ha detto il segretario della Fiom Cgil, Michele De Palma, parlando di Industria italiana autobus, l'azienda con sede a Bologna e Flumeri (Avellino), annunciando la richiesta della convocazione del tavolo del governo.
"Voglio lanciare un messaggio molto chiaro al governo e alla partecipazione pubblica: Industria italiana autobus è un patrimonio del nostro Paese - ha detto De Palma, a margine dell'attivo della Fiom Emilia-Romagna in corso a San Lazzaro di Savena (Bologna) - Molti Comuni stanno cambiando gli autobus, stanno acquistando autobus da altre parti del mondo. Noi abbiamo bisogno invece che le amministrazioni locali e regionali acquistino autobus prodotti dalle lavoratrici e dai lavoratori di Industria italiana autobus. E allo stesso tempo diciamo che qualsiasi soluzioni industriale deve prevedere un ruolo pubblico e dall'altro lato una serietà di un eventuale soggetto privato".
Campania in silenzio, interviene l'assessore regionale Emilia Romagna
"Condividiamo la preoccupazione espressa dalle rappresentanze dei lavoratori rispetto al futuro assetto societario: la Regione Emilia-Romagna è al loro fianco nel chiedere al ministero una convocazione urgente del tavolo di crisi".
Lo ha dichiarato l'assessore allo sviluppo economico dell'Emilia-Romagna, Vincenzo Colla, commentando la richiesta unitaria fatta oggi al governo da tutte le organizzazioni sindacali di una convocazione del tavolo nazionale per Industria italiana autobus: nel gruppo, oltre all'ex BredaMenarinibus di Bologna, c'è anche lo stabilimento di Flumeri (Avellino).
"In un momento come questo, che vede forti investimenti pubblici e privati sul trasporto green, Industria italiana autobus diventa in prospettiva un driver strategico - ha aggiunto Colla - È quindi fondamentale la piena trasparenza in ogni passaggio che porterà alla nuova definizione dell'assetto societario, al fine di garantire il rilancio produttivo con soluzioni imprenditoriali solide per l'unica azienda italiana del settore che può dare un vero contributo alla mobilità green nel nostro Paese".