Una diagnosi arrivata a soli 23 anni, che le ha cambiato la vita. Il cancro al seno, scoperto per caso, affrontato con caparbietà , consapevolezza e cure. Martina Morelli, 24enne di Campolattaro, racconta la sua storia sui social e si impegna nella rete del volontariato, perché altre ragazze, donne più o meno giovani, facciano costantemente prevenzione.
“La mia vita è divisa in due. C'è un prima e c'è un dopo, rispetto agli inizi di gennaio di un anno fa quando, per caso, dall'estetista scoprii quella massa”. Martina si era stesa, per sottoporsi a dei trattamenti su un lettino, in un centro estetico. Sistemandosi sul lettino si toccò il seno per caso e scoprì una massa. “Ne parlai subito, allarmata, con la mia estetista che mi suggerì di effettuare dei controlli “. Martina dopo pochi giorni si sottopose ad una ecografia a Benevento in ospedale.
"Il dottore era sereno, mi disse ‘non è nulla, è piccolo, tondo, si muove. E' un fibroadenoma di 2 centimetri e mezzo da togliere con intervento programmabile nei sei mesi a venire”. Ma io, nonostante la serenità del dottore, continuavo a svegliarmi con brutti pensieri. Nonostante tutti fossero fiduciosi insistetti per procedere tempestivamente alla rimozione di quella massa, che prima non c'era nel mio seno. Venni operata il 28 febbraio al San Pio. Dopo dieci giorni arrivò il referto istologico e quel verdetto che nessuna persone vorrebbe mai ricevere: Carcinoma di terzo grado e questo è stato solo l'inizio”.
Dopo quel giorno, inizia per Martina una lunga trafila di cure. "La mia fortuna in questa terribile avventura, è stata che il tumore era tutto "in situ". Ma dovevano operarmi nuovamente, quind,i grazie alla mia famiglia, che amo chiamare la mia ciurma, decisi di partire per Milano, per operarmi presso l'istituto Nazionale dei tumori. Venni sottoposta il 27 aprile ad una mastectomia totale del seno sinsistro, con intervento anche sui linfonodi ascellari, che fortunatamente erano negativi al test. Poi sono arrivati i lunghi mesi di cure: 4 chemio rosse e 12 bianche. Allora forse è arrivato un momento più tragico, quello temuto da ogni donna: la perdita dei capelli".
"Il cancro non ha età - ripete con gli occhi lucidi Martina, che ha tutta la grinta, un anno dopo, per impegnarsi nella rete del volontariato rosa, guidata dal senologo Carlo Iannace, perchè altre donne, vite e ragazze possano salvarsi grazie alla prevenzione -. Per questo ho deciso, dopo aver incontrato Carlo Iannace, di impegnarmi attivamente nella rete Amdos e Amos della prevenzione - spiega Martina .-. Dico sempre ad ogni donna fate l’autopalpazione, sottoponetevi ai controlli. Ecco questi messaggi hanno avuto il loro peso. Io ho sentito al tatto il mio tumore. Questa massa era nuova, era differente ed era rapida”.
“Il cancro mi ha cambiata. Io non ero proprio così come sono ora. Ero più insicura. Ora conosco i miei limiti e mi sento più centrata. È una brutta avventura questa malattia, sia chiaro, però mi sono fatta un po’ le spalle. Prima di ammalarmi ero diversa, fragile, superficiale. Oggi mi sento una donna, che ha lottato con la sua famiglia, il suo compagno per la vita. Ringrazio ogni giorno il mio amore, il mio compagno Antonello per essermi stato accanto. Gli chiesi di lasciarmi, mi disse ti amo più di prima. E' sempre stato al mio fianco, ed è contato tantissimo nel mio percorso.Ho finito le cure lo scorso 23 novembre. Gli esami confermano che sono guarita. La paura resta, certo, ma la combatto con la grinta. Voglio essere una volontaria , voglio salvare altre donne. Ho conosciuto da poco il dottore Iannace, e mi ha cambiato la vita. Il mio motto? Crederci sempre e non arrendersi mai. A dicembre mi sono laureata. Con caparbietà e forza mentre facevo le cure ho completato il corso di laurea, sostenendo da remoto i miei ultimi tre esami. Poi la mia tesi. E' stato un momento speciale, forte e potente. Mi è servito per guardare con fiducia al domani".