"La fusione liceo di Caposele e "Vanvitelli" di Lioni è vittoria di territorio"

La nota congiunta dei sindaci Yuri Gioino e Lorenzo Melillo: si apre una fase nuova

la fusione liceo di caposele e vanvitelli di lioni e vittoria di territorio
Avellino.  

“Nell'accogliere con soddisfazione la delibera della Regione Campania che accorpa, come da nostra proposta, il liceo scientifico De Sanctis di Caposele all'istituto "Vanvitelli" di Lioni, restiamo basiti di fronte all'acredine di alcuni e alla chiusura mentale di altri che, anziché gioire con noi per una vittoria di territorio, banalizzano la questione ponendola a servizio di sterili dispute paesane e campanilistiche. Ringraziamo l'assessora all'Istruzione Lucia Fortini, infatti, per aver compreso appieno le ragioni della nostra proposta consentendo all'intera comunità dell'Alta Irpinia di conservare intatto il numero delle autonomie scolastiche, senza indebolire nessuna realtà, anzi potenziandole". Lo dichiarano in una nota congiunta i sindaci di Lioni e Caposele, Yuri Gioino e Lorenzo Melillo, all'indomani dell'approvazione del nuovo piano scolastico regionale.
"Siamo fortemente convinti che, in quanto amministratori, avessimo il dovere di assumerci la responsabilità di indicare una rotta di fronte alla prospettiva di mortificazione delle aree interne dovuta dall’applicazione della normativa nazionale, di conseguenza di mortificazione dello storico "Vanvitelli" di Lioni e di questa parte di territorio. Per questo, a quanti ci accusano di giochi di potere o ingerenze, ricordiamo che la nostra proposta è maturata nella legittimazione politica consegnataci nelle urne dai cittadini di Lioni e Caposele e nella trasparenza amministrativa di una comune delibera di Giunta. Stigmatizziamo quindi il comportamento di chi in queste ore alimenta uno scontro puerile e permeato di snobbismo tra filiere liceali e tecniche, chiamando alla lotta studenti e docenti e ridicolizzando con toni barricaderi il ruolo educativo della scuola. Mentre, in preda a una totale amnesia rispetto alla promiscuità di indirizzi dell'IISS "De Sanctis", sostiene che non sia corretto unire sotto la stessa insegna corsi liceali e tecnico-professionali. Una posizione doppiopesista che giova a nessuno", continuano Gioino e Melillo.
"Con amarezza constatiamo che in questa vicenda una parte del sindacato stia dimostrando di essere più interessato alla difesa delle minoranze consiliari, meno alla salvaguardia e tutela di istituzioni scolastiche che costituiscono l'ultimo presidio di libertà e legalità in un territorio con già tante criticità. Ci aspettiamo sia altrettanto solerte quando si dovrà lavorare assieme per rafforzare il nascendo Polo formativo di Lioni e Caposele o quando bisognerà chiedere con fermezza continuità di incarichi per i dirigenti scolastici che arriveranno. 
Noi siamo certi che l’unione tra un'istituzione cinquantennale come il liceo di Caposele con lo storico istituto tecnico-professionale "Vanvitelli" di Lioni darà vita alla nascita di un nuovo Polo formativo che gioverà a tutta l’area dell’Alta Irpinia e dell’alta Valle del Sele. Entrambe le scuole prossimamente saranno interessate da importanti lavori di ristrutturazione e adeguamento, e con risorse di bilancio comunale appronteremo un servizio di trasporto dedicato che possa migliorare la qualità della vita degli studenti che lo sceglieranno e attrarre alunni dal territorio altirpino e dall’alta Valle del Sele. Abbiamo pensato di coinvolgere proprio loro per aiutarci nella scelta di logo e denominazione del nuovo istituto", annunciano i due sindaci. 
"Si apre oggi, dalla scuola, una fase nuova nella consolidata sinergia tra le due comunità, da sempre vicine e lealmente dialoganti. Abbiamo l'ambizione di far partire da Lioni e Caposele un modello virtuoso di organizzazione dei servizi che tocchi più ambiti del vivere quotidiano. Il tempo è galantuomo e saprà dirci se avremo avuto o meno ragione, ma quantomeno ci saremo distinti per averci provato. Auspichiamo nel frattempo che nessuno osi strumentalizzare gli studenti dei due istituti", concludono Melillo e Gioino