Prediabete e atrofia cerebrale: così si rischia la demenza e l'Alzheimer

Un controllo efficace della glicemia è necessario per preservare la funzione cerebrale

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Commento dello studio “Prediabetic HbA1c and Cortical Atrophy: Underlying Neurobiology”. J Shin, Y Patel, N Parker. Diabetes Care October 2023.

Avellino.  

Il diabete del tipo 2 (DT2) è un fattore di rischio maggiore di invecchiamento cerebrale accelerato e di demenza, con un rischio fino a due volte superiore di demenza e di malattia di Alzheimer. La riduzione progressiva della corteccia cerebrale è un marker nelle immagini TC e RMN dell’atrofia cerebrale, nella demenza preclinica e clinica.

Il diabete del tipo 2 (DT2) può contribuire all’assottigliamento della corteccia. Nessuno studio su grande scala ha esaminato la relazione tra l’emoglobina glicata (HbA1c, marker del prediabete e del diabete) e lo spessore della corteccia cerebrale, né quale tipo di cellule e meccanismi molecolari possano contribuire a questa associazione.

L’obbiettivo dello studio era di analizzare la relazione tra l’emoglobina glicata (HbA1c) e lo spessore della corteccia cerebrale e di identificare i meccanismi cellulari potenzialmente implicati. Lo studio ha riguardato 30.579 adulti di età tra i 45 e 81 anni (media 64 anni) che disponevano dei dati della Risonanza magnetica cerebrale e dell’emoglobina glicata nel sangue. In questo modo è stata analizzata la relazione tra l’emoglobina glicata e lo spessore della corteccia cerebrale. Uno studio di associazione su scala genetica è stato anche condotto. L’associazione tra HbA1c e spessore della corteccia cerebrale è discontinua e non uniforme, e persiste dopo molte correzioni. Le stesse analisi nei sottogruppi separati per sesso hanno evidenziato la tendenza di associazioni simili nell’uomo e nella donna. Comunque il punto di arresto era stimato più basso negli uomini (37,3 mmol/mol) rispetto alle donne (40,1 mmol/mol). Questa associazione era più forte nelle regioni del cervello dotate di un’espressione più alta di geni specifici dei neuroni dell’eccitazione. In conclusione un controllo efficace della glicemia nel periodo prediabetico è necessario per preservare la funzione cerebrale e prevenire i disturbi neurobiologici.

L'autore è Medico - Endocrinologo