"Fino a quando il Signore mi darà la salute continuerò a correre, perchè la corsa è sacrificio, ma è anche un bello stile di vita. Auguro a tutti di provare le stesse sensazioni che provo io alla fine di ogni competizione."
E' stato sempre questo il motto di Bruno Puorro, figura simbolo dell'atletica arianese venuto a mancare all'età di 75 anni vinto da una malattia che non gli ha dato scampo.
Già presidente e indimenticato condottiero delle più gloriose pagine della Marathon club Ariano, dell'atletica arianese, provinciale e campana.
Una guida per i tanti giovani ai quali ha trasmesso un'infinità di valori non solo nello sport ma soprattutto contro le devianze a partire dalla droga.
Ex dipendente Air, distintosi sempre per i suoi modi gentili e cordiali. Era questo il suo biglietto da visita con i viaggiatori sui pullman, che lo ricordano sempre con immenso affetto.
Marito e padre esemplare, un amico fidato e leale. Era apparso triste e impotente di fronte alla sua malattia che aveva improvvisamente rallentato e frenato le sue abitudini di corridore lungo le strade della città e in ogni angolo della regione. Ma ha mostrato dignità e forza fino all'ultimo, senza far pesare a nessuno la sua condizione di salute.
Domani 21 dicembre, a pochi giorni dal Natale, Ariani si separerà per sempre dal suo guerriero. Alle 9.30 nella chiesa di Santa Maria dei Martiri gli verrà rivolto l'ultimo abbraccio. Lascia la moglie Annamaria Checa e le figlie Giuliana e Giorgia.
Dal nord Italia il cordoglio dell'amico fraterno Ivano Corsano: "È una bruttissima notizia. Quanti ricordi mi legano a Bruno, dai i suoi inizi, quando si agganciava a me e Pippiniello per fare qualche giro di villa insieme e poi col tempo sempre di più, fino ai lunghi a Savignano. Ha amato la corsa come pochi. Ciao Brunetto, salutami Peppino e correte liberi tra gli angeli. Condoglianze alla sua splendida famiglia."