"I ragazzi ci devono percepire come persone credibili, che vale davvero la pena di ascoltare, come coloro che lanciano messaggi e poi li traducono in azioni e comportamenti coerenti. Emozioni, responsabilità educativa. Un gigante che con parole di grande verità, patos intriso di speranza ha richiamato le coscienze di tutti noi." Sono le parole penetranti del neo provveditore agli studi di Avellino Fiorella Pagliuca, donna molto sensibile, coinvolgente e di grande impatto, nel presentare la figura di don Luigi Ciotti fondatore del Gruppo Abele, come aiuto ai tossicodipendenti e altre varie dipendenze, dell'associazione Libera contro i soprusi delle mafie in tutta Italia e nel mondo.
La tappa in Irpinia, a San Nicola Baronia nell'ambito del congresso eucaristico in corso nella diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia presieduto dal vescovo Sergio Melillo. Presente il sindaco Giuseppe Moriello e in consigliere provinciale nonchè dirigente scolastico Franco Di Cecilia.
Un urlo forte e deciso contro le mafie. Il prete che da anni vive sotto scorta essendo stato più volte minacciato di morte si è rivolto così agli studenti: "Non mettete la vostra libertà in vendita. Diffidate da chi parla di voi e non parla con voi."
Inevitabile una riflessione sugli ultimi gravi fatti di Caivano in Campania: "Di Caivano ce ne sono tante, non è un caso che l'Italia, in Europa è all'ultimo posto per la povertà educativa. Fai fatica a dire che questa nazione, culla della civiltà, sia agli ultimi posti per la dispersione scolastica. Quindi queste periferie e zone di maggiore fragilità, necessitano di essere inondate di progetti, proposte. I ragazzi non hanno altre opportunità. Tocca alla politica creare le condizioni o mettere in grado educatori ed operatori, associazioni, movimenti di poter essere un fermento e un punto di riferimento importante. Non servono solo gli spot."