Martin Chalfie da Biogem: l'umanità sta andando verso tempi piuttosto duri

Calorosa accoglienza rivolta al docente statunitense, nobel per la chimica 2008

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Cala il sipario sulle Due Culture 2023

Ariano Irpino.  

E' stato lo statunitense Martin Chalfie, docente di scienze biologiche alla Columbia University di New York e premio nobel per la chimica nel 2008, a chiudere il meeting le due culture ad Ariano Irpino.

Per la comunità di Biogem si è trattato di un gradito ritorno e di una promessa mantenuta da parte di Chalfie, presente, ma in videoconferenza, già nell’edizione 2021 della kermesse, parzialmente condizionata dalla pandemia di Covid-19. Quest’anno il suo intervento, ha spaziato sull’ampio tema dei rapporti tra la scienza e i diritti umani.

Stamane Chalfie, prima di dirigersi all'abbazia del Goleto a Sant'Angelo dei Lombardi, ha visitato i laboratori ricevendo una grande e calorosa accoglienza da perte dei ricercatori presenti. 

"La scienza da sola non può risolvere i problemi, c'è bisogno di un impegno da parte di tutti e della politica in modo particolare. Occorre prendere seriamente coscienza che purtroppo l'umanità, sta andando verso tempi piuttosto duri."

L’ultima giornata delle Due Culture, come da tradizione, si è aperta in con un intervento dell’ingegnere arianese Mario Vernacchia, progettista per molti grandi gruppi dell’industria automobilistica, italiani ed internazionali (Ferrari-Pininfarina, Lamborghini, Mercedes, Fiat, Peugeot, General Motors Cadillac,
Zhongxing Auto China e altri) che ha presentato un progetto di autobus urbano alimentato ad idrogeno.

A seguire, l’alta letteratura,  grazie alla professoressa Paola Villani, direttore del dipartimento di scienze
umanistiche all’università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Villani ha tenuto una relazione su ‘La luna tra Copernico, Galilei e Leopardi e l’utopia di un pianeta senza uomini’. Un suggestivo titolo, insieme simbolo e paradigma del meeting.

La mattina si è chiusa con Michael Barry, docente presso l’American University of Afghanistan e ormai veneziano di adozione. Il suo intervento, in videoconferenza, è stata una vera e propria ‘lectio magistralis’
sull’Albero della Vita, l’erba dell’Immortalità e le fonte della gioventù nelle mitologie universali.

Echi cinesi, grazie all’intervento del professore Paolo Vincenzo Genovese, docente alla Zhejiang University ed esperto di architettura della seconda potenza economica mondiale.

In cattedra il musicista Nazzareno Carusi che quest’anno ha affiancato, al ruolo di direttore artistico delle serate, quello di relatore del meeting.  Un incontro tra musica e natura.

Il commiato di Ortensio Zecchino, con l’annuncio del tema principale del meeting 2024, anticipato dalla presentazione di due volumi collettanei, realizzati da Rubbettino Editore, con la partecipazione di oltre
70 esponenti delle due culture, in omaggio proprio al presidente di Biogem, per il compimento dei suoi 80 anni.

E alla fine tutti ad ascoltare la musica del pianista italo-svedese Olaf John Laneri, ideale chiusura di un’edizione più cosmopolita di altre.