Covid e nuove varianti, Limone: "Serve prudenza, questo virus è un leone"

Il direttore dell'Istituto Zooprofilattico di Portici spiega: muta rapido. I fragili rischiano molto

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Lo studioso irpino spiega, nel corso della rubrica Punto di Vista intervistato dal direttore Pierluigi Melillo: “Serve comunque prudenza, soprattutto per i fragili”

Avellino.  

Covid e varianti, continuano analisi e studi costanti sulle mutazioni del virus. La nuova variante Covid BA.2.86, soprannominata 'Pirola' presenta un numero significativo di 40 mutazioni ,che potrebbero aiutare il virus a eludere la risposta immunitaria ma 2 sono in particolare da monitorare perché potrebbero renderla più diffusibile, secondo gli esperti. Sono 88 gli istituti, centri, laboratori che studiano contemporaneamente le mutazioni di ogni variante.

Tra i centri per il sequenziamento c’è anche l’Istituto Zooprofilattico di Portici diretto da Antonio Limone. Lo studioso irpino spiega, nel corso della rubrica Punto di Vista intervistato dal direttore Pierluigi Melillo: “Serve comunque prudenza, soprattutto per i fragili”

“I nostri studi simultanei nei vari centri di riferimento, confermano l’andamento del virus – spiega Limone -. Il covid è un virus altamente mutageno  e le sue varianti provano a mettere le “mine” sotto il nostro sistema immunitario ma al contempo il virus cambia cercando di adattarsi, senza uccidere, per poter sopravvivere.

Ad oggi non c’è alcuna allerta, ma invitiamo comunque la popolazione, soprattutto anziani e fragili, ad essere prudente.

Non dobbiamo abbassare la guardia, ma ricordarci sempre che se dovessimo parametrare la categoria dei virus influenzali a quella dei felini il coronavirus è un leone. Senza sottovalutare l’arrivo dell’inverno e l’importanza dei vaccini che ci hanno consentito di superare la fase acuta della pandemia, indebolendo strutturalmente la diffusione del virus”.