E’ possibile diventare insegnanti di ruolo a 70 anni, mentre ci si gode la pensione? In Italia è possibile. Il Fatto Quotidiano riporta il singolare caso della professoressa Anna Maria, che dopo due anni di pensione, ha ricevuto da Giuseppe Valditara una mail che le comunica di aver ottenuto il ruolo. Inutile dire che la polemica è già esplosa. Dopo una vita da precaria come insegnate di sostegno alle scuole superiori, la docente di Bisaccia ottiene la cattedra. Una storia che racconta di una vita da supplente, alla ricerca dell'immissione in ruolo.
La prof Anna Maria per anni è stata iscritta nelle Gps di Rimini. Nel 2018 aveva partecipato al concorso, da cui adesso, ha ottenuto la cattedra grazie alla procedura automatizzata. Una cattedra che non può godersi, in quanto non può tornare ad insegnare. Una cattedra ottenuta a Salerno, che sarebbe comunque a un’ora e mezza da casa. Dovrà accontentarsi della pensione, che secondo i sindacati potrebbe essere meno di 1000 euro al mese. “Se n’è andata dal mondo del lavoro da precaria, senza ricostruzione di carriera; priva di un inquadramento rapportato all’anzianità; senza un minimo di diritti economici. È un’ingiustizia” afferma Simonetta Ascarelli, segretaria provinciale Flc Cgil di Rimini.
“Questa vicenda è il simbolo di come la forma di reclutamento nel mondo della scuola debba essere modificata. In Italia facciamo pochi concorsi, e pure male” continua la Ascarelli. E aggiunge: “Quest’anno avremo trenta mila posti vacanti che andranno a precari che spesso non prenderanno le cattedre per motivi famigliari. In questi giorni sto avendo a che fare con molte madri di famiglia, con figli di due-tre anni, che non se la sentono di lasciare Rimini per andare a insegnare a Reggio Emilia”.