Caldo record, i consigli del senologo Carlo Iannace

"Mi appello al Governo affinché dia lo stop alle attività lavorative a rischio nelle ore più calde"

caldo record i consigli del senologo carlo iannace

La nota

Avellino.  

«In questi giorni sto ricevendo diverse telefonate di persone che hanno avuto malori a causa di queste alte temperature. Alcune di queste persone lavorano nel settore dell’edilizia ed altre nel settore dell’agricoltura. Come medico - afferma il senologo Carlo Iannace, primario della Breast Unit dell’Ospedale Moscati di Avellino - mi appello al Governo nazionale affinché dia lo stop alle attività lavorative a rischio nelle ore più calde su tutto il territorio nazionale.

Ad oggi solo alcune Regioni hanno emesso ordinanze, in vigore fino al 31 agosto, che vietano il lavoro in condizioni di esposizione al sole ed al calore tra le ore 12:00 e le ore 16. Debbo dire però - continua Iannace - che diversi imprenditori, indipendentemente dalle ordinanze regionali o nazionali, si sono attivati per sospendere i cantieri di lavoro proprio nelle ore più calde delle giornate. E a loro va un plauso».

Uno sguardo di Iannace va sempre alle sue guerriere: «Alle ‘mie donne’ operate al seno invece dico di stare attentissime a questo caldo e di non uscire, in particolar modo a chi assume farmaci chemioterapici. Altre invece che hanno il linfedema, una conseguenza di alcuni interventi di chirurgia al seno, dico che le alte temperature possono influire negativamente sul linfedema, aumentando il gonfiore e causando dolore. Quindi - spiega Iannace - bisogna evitare grandi sbalzi di temperatura e tutte quelle attività che sono basate sull’esposizione ad un intenso calore.

Le alte temperature tendono infatti ad espandere i vasi sanguigni (un fenomeno definito vasodilatazione), che vanno così a premere sui tessuti ristagnanti e a peggiorare il gonfiore e dolore. Pertanto massima attenzione in questi giorni perché in generale il caldo favorisce il ristagno di liquidi».

Consigli per l’estate: «Il sole si può prendere perché non fanno male i raggi diretti, piuttosto l’accumulo di calore, perciò è importante bagnare periodicamente l’area interessata dal linfedema. State molto tempo distese perché tenere gli arti inferiori sollevati, con l’aiuto di un cuscino, consente un raffreddamento cutaneo e facilita la vasocostrizione. Se siete in vacanza tuffatevi in mare perché il movimento in acqua facilita il trasporto linfatico».