Carmine, la battaglia per la figlia Jessica: "E' disabile, le negano le cure"

Nel periodo Covid terapie ridotte, ma ad oggi nessuna risposta dall'Asl di Avellino ai suoi appelli

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Avellino.  

Ha denunciato da tempo l'ingiustizia contro cui deve lottare ma la battaglia di Carmine De Vizia non ha ancora ottenuto i risultati sperati. E' un padre disperato perché l'Asl di Avellino, nonostante le segnalazioni e le denunce pubbliche, non ha ancora ripristinato tutte le terapie alla figlia Jessica, 27 anni, costretta a vivere su una sedia a rotelle perché affetta da una patologia degenerativa per la quale ha necessità di trattamenti fisioterapici.

Nonostante le denunce nessuna risposta finora

“La cosa che fa più rabbia – dice Carmine De Vizia – è il fatto di non avere nessuna risposta. E la terza terapia di cui ha assoluto bisogno mia figlia non è stata ancora ripristinata”. La riduzione delle terapie presso il Centro Australia di contrada Amoretta era stata inizialmente giustificata con il rispetto delle normative anti Covid. Ma oggi la situazione è cambiata e i servizi non sono stati ripristinati per mancanza di personale a cui si aggiunge una gestione discutibile del centro.

Il caso nelle mani di un legale di fiducia

Del caso se ne sta occupando anche un legale, l'avvocato Brigida Cesta, che ha già chiamato in causa oltre al direttore generale dell'Asl di Avellino, Mario Ferrante, anche la Regione Campania. Eppure nei giorni scorsi, attraverso una dichiarazione apparsa su “Il Mattino” edizione di Avellino, lo stesso Ferrante aveva assicurato che si sarebbe occupato della storia di Jessica. Ma fino ad oggi nulla è cambiato. E' per questo che Otto Pagine rilancia con forza l'appello di Carmine affinché sua figlia possa ottenere le cure che le spettano e di cui ha assoluta necessità.