"Niente parcheggi, elevatori e bus: Avellino non è a misura di disabile"

L'attacco del Mid all'amministrazione: è una vergogna

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Avellino.  

"Ecco cosa Avellino non ha per essere una città a misura di tutti", il M.I.D. attacca l’Amministrazione Comunale cittadina: “Le nostre richieste e segnalazioni da sempre ignorate siamo veramente alla vergogna”.
In una nota Giovanni Esposito attacca l'amministrazione Festa e spiega: "Avellino non ha : parcheggi riservati in zone uffici e edifici di pubblico interesse ed utilità scuole teatro cinema chiese, non ha scale mobili  o elevatori adeguati per scalinate di accesso ascensori per disabili che consentano di raggiungere uffici pubblici  supermercati
ed altro, non ha strutture pubbliche che pratichino terapie riabilitative  perché sono solo convenzionate, non dispone di trasporti pubblici per disabili anche se un progetto di un pullmino per un servizio trasporto nel perimetro comunale la vecchia consulta associazioni persone con disabilità attiva fino al duemila e tredici aveva provato ad attivare un servizio attraverso l’impiego di un pulmino di cui oggi non si ha più traccia, non dispone di punti blu per accompagnamento su mezzi pubblici, non ha taxi e figuriamoci poi se ha quelli per disabili, non ha servizi di prenotazioni di taxi con operatori telefonici 24 ore su 24. Non ha centri per assistenza diurni che possano essere utili all’integrazione da 0 a 25 anni ovviamente garantendo che dopo tale percorso ci sia un futuro lavorativo adeguato alle condizioni psico-fisiche ed attitudinali degli interessati. I centri diurni sono importantissimi
per consentire alle famiglie di avere assistenza continuativa dalla 8 di mattina alle 8 di sera.
Siena ad esempio è una città di circa 40.000 abitanti storica e con centro storico su strade strettissime tanto non impedisce un adeguato servizio di taxi abilitati a trasferire disabili in carrozzina e quindi più alti e larghi del normale.
Insomma tutto ciò che potrebbe anche costituire un volano per occupazioni in un mondo di disoccupati ormai più o meno organici non è presente. Per le persone con disabilità ad esempio ci vorrebbero corsi di ceramica pittura come quelli che da tempo a Salerno si organizzano a villa Guariglia, che fu residenza del Re con Salerno capitale.
Ci sembra che ci sia una grande confusione anche sul fatto che disabilità e recupero prevedono vari tipi di intervento e diverse figure professionali.
“Sarebbe il caso di intervenire subito” ma purtroppo, costatiamo con profonda rabbia che, su cosa Avellino ha bisogno realmente per essere una città davvero a misura di tutti dal Comune mai sono venuti fuori segnali di rilancio.". Conclude Esposito.