"Vogliamo gli orsi di Trento nei nostri parchi":Sindaci campani in campo per Jj4

La natura non va soppressa: Dopo il sindaco Giuditta, anche quello casertano aderisce

vogliamo gli orsi di trento nei nostri parchi sindaci campani in campo per jj4
Summonte.  

Sindaci e parchi in campo per salvare l'Orsa Jj4 , una mamma orso che viveva insieme con i suoi tre cuccioli di due anni nell'area interessata dal progetto chiamato Life Ursus, avviato per evitare l'estinzione della specie nel suo habitat naturale, e che ora si trova nella riserva faunistica Casteller. Una soluzione definitiva per l’orso che ha ammazzato un uomo - Andrea Papi -, l'unica fino a ieri, fino a quando cioè l'Ispra ha indicato la possibilità di trasferire l'animale in un rifugio. 

Caserta e Avellino, due province della Campania, hanno immediatamente risposto all’appello e si sono dette disposte ad ospitare Jj4 nei loro spazi verdi. Il sindaco di Roccamonfina, Carlo Montefusco, ha aperto le porte del Parco regionale per «scongiurare l'abbattimento dell'animale che ha agito in quanto animale, secondo la sua natura e non ha alcuna colpa, dunque non merita di essere uccisa». 

 Anche il sindaco uscente di Summonte, Pasquale Giuditta, è pronto ad ospitare gli orsi del Trentino nel Parco del Partenio.  

«Siamo pronti ad adottare con un preciso progetto a Summonte e nel parco del Partenio gli orsi che a breve dovrebbero lasciare la provincia di Trento. La natura va rispettata non soppressa». Lo dice Pasquale Giuditta, sindaco di Summonte - comune della fascia montana dell'Irpinia - e presidente del Distretto turistico del Partenio.«Chiederò un incontro al presidente del Parco del Partenio e al presidente  della provincia di Avellino - aggiunge Giuditta - perché è mia intenzione avviata una discussione su di un possibile progettodi adozione di questi orsi in procinto di essere dislocati. Voglio insieme agli attori preposti del territorio valutare la possibilità di ospitare sul nostro territorio montano e in quello del Parco, parte di questi orsi».«Il modello a cui vogliamo ispirarci è quello abruzzese.  La montagna nasconde insidie e pericolosi non solo dal punto di vista della fauna. E noi irpini lo sappiamo bene. Aggiungo anche - conclude Giuditta - che questo progetto di adozione degli orsi potrebbe caratterizzarsi come importante volano di sviluppo turistico».