Luca Abete in aula all'Università Federico II, gli studenti contestano

La protesta in occasione del tour #NonCiFermaNessuno, ideato dall'inviato di Striscia la Notizia

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Avellino.  

Stamattina un gruppo di studenti e studentesse, insieme alla comunità studentesca per la salute mentale e al Collettivo autorganizzato universitario, ha contestato la presenza di Luca Abete nella sede di San Marcellino dell'università Federico II di Napoli. Da lì è partita questa mattina la nona edizione del tour #NonCiFermaNessuno, ideata e condotta dall'inviato di Striscia la Notizia.

 "È assurdo che a parlare delle problematiche del soggetto universitario sia uno sciacallo come Luca Abete - dichiara una studentessa del Cau -. Sono gli studenti e le studentesse a dover prendere parola su un'università sempre più elitaria e basata sul merito. Il modo in cui il rettore affronta il problema della salute mentale è vergognoso. Si limita a esprimere cordoglio di fronte a eventi tragici, per poi riproporre sempre la stessa dinamica della corsa per i Cfu, tanto che viene permesso a Luca Abete di tenere un corso sulla resilienza, per la cui partecipazione viene dato 1 Cfu agli studenti e alle studentesse". 

Le rivendicazioni portate avanti dagli studenti e dalle studentesse "sono chiare e semplici - dicono dal collettivo -: vogliono riprendersi gli spazi universitari, viverli insieme in maniera sana, senza passerelle del vip di turno, rompere la logica dell'università come gara tra chi è più meritevole". 

Ferma è anche la critica al "sistema di tassazione per cui chi fa più esami paga meno e chi non riesce a stare al passo è costretto a pagare cifre esorbitanti, per un'università che cade a pezzi, senza aule studio e servizi per il corpo studentesco”. 

 Luca Abete: la nostra campagna si basa sull'ascolto

"La nostra campagna si basa sull'ascolto - sostiene Luca Abete -. Dal confronto con gli studenti italiani nasce la definizione di percorsi utili ad alimentare fiducia e sconfiggere le paure. La vita è imprevedibile, ma grazie alla passione che si mette in campo anche nelle piccole cose, nessun obiettivo è impossibile". 

Il confronto con l'altro e soprattutto con gli attori del mondo accademico diventa fondamentale in questo periodo storico, di incertezza. "Le università oggi sono attente alle problematiche dei giovani, - dichiara Matteo Lorito Rettore dell'Università Federico II -. Un esame andato male è solo un evento da superare. Non scoraggiatevi mai, perché la vita vi riserverà sorprese".

Applausi per Ezio Greggio, ospite della prima tappa

Applauditissimo l'intervento di Ezio Greggio, ospite della prima tappa, che ha raccontato come l'ironia possa essere uno strumento importante per la società odierna e per affrontare i momenti difficili. "Ero un ragazzo timido, ma la voglia di far sorridere il prossimo, mi ha aiutato a conquistare le mie sicurezze e a regalarmi traguardi inaspettati".

Da tifoso della Juventus, ha rivolto un pensiero al campionato: "Siate come il Napoli del mio amico Spalletti, divertitevi, divertite e conquistate i successi che meritate".

La motivazione nell'affrontare la vita con passione e senza paura arriva anche dai giovani che hanno partecipato al Talk. Storie di coraggio e resilienza che hanno commosso i presenti e hanno trovato valorizzazione anche nel Premio #NonCiFermaNessuno (prodotto dagli artigiani 2.0 di Polilop), che su indicazione dell'Università "Federico II" di Napoli è andato ad Arturo Puoti, vittima di bullismo, ma che nonostante quell'esperienza negativa e che ha lasciato in lui profonde ferite nell'anima, è riuscito a ripartire, trovando affermazione in campo personale e universitario. Prossima tappa 30 marzo Università di Cassino e del Lazio Meridionale.