Irpinia Pride, ad Avellino l’edizione 2023 della manifestazione LGBT+

Gli organizzatori danno appuntamento al 10 giugno

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Avellino.  

È ufficiale: il 10 giugno, ad Avellino, ci sarà l’Irpinia Pride. A renderlo noto è l’associazione "Apple Pie: l’amore merita LGBT+" che, in accordo con l’Amministrazione comunale, ha deciso di portare per la prima volta la manifestazione arcobaleno anche nella città capoluogo di provincia.

Dopo il grande successo delle edizioni 2019 e 2022, che si sono tenute rispettivamente ad Atripalda e a Mercogliano, l’associazione ha voluto fortemente che il Pride di quest’anno si svolgesse ad Avellino. Una scelta profondamente simbolica, per molteplici aspetti. In primis, realizzare il Pride nel capoluogo significa per "Apple Pie" parlare a tutte quelle persone che abitano i 118 Comuni dell’Irpinia e che vogliono portare avanti il cammino per l’affermazione dei diritti civili, affinché si sentano rappresentate e supportate. Allo stesso tempo, rappresenta una tappa in continuità con il percorso storico dell’associazione, che è nata proprio ad Avellino nel 2017, anno in cui ha costituito il primo "gruppo di parola", cominciando quindi da lì a segnare i primi e importanti passi nel campo dell’attivismo, che ad oggi l’hanno portata a creare una rete a livello nazionale.

Già nel maggio 2018, infatti, "Apple Pie" realizzò la prima marcia arcobaleno avellinese, in occasione della "Giornata mondiale contro l’omobilesbotransfobia"; per arrivare poi, nel settembre 2021, alla presentazione di "Rivoluzione familiare", la campagna che punta all’estensione dei criteri di adozione anche alle coppie LGBT+
e alle persone single.

Infine, è un atto d’amore verso la propria città. Infatti, avere un proprio Pride dà ad Avellino stessa la possibilità di mettersi al passo con i tempi e di inserirsi tra le tantissime altre realtà, italiane e del mondo, che ogni anno si schierano contro l’omofobia partecipando al "Pride Month", ossia il periodo in cui si celebra l’orgoglio della comunità LGBT+.

«Molto spesso ci dicono che non sia più necessario organizzare un Pride - afferma Antonio De Padova, presidente di "Apple Pie" - Quante volte, infatti, ho sentito frasi del tipo “è una carnevalata”, “siete voi che vi ghettizzate” oppure “facciamo anche un etero Pride”. Ma davanti alle parole della seconda carica dello Stato, Ignazio La Russa, che solamente qualche giorno fa ha affermato pubblicamente che accetterebbe “con dispiacere un figlio gay”, perché non gli “somiglierebbe", "come se fosse milanista", abbiamo la conferma di quanto sia ancora fondamentale organizzare una manifestazione come il Pride.

Essere milanista o juventino è una scelta. Essere lesbica, gay, bisessuale o transessuale, invece, non lo è. È un paragone che mi fa rabbrividire. Non ho mai sentito di un figlio o di una figlia allontanati da casa per una fede sportiva, ma conosco tante storie di ragazzi e di ragazze cacciati di casa a causa della loro identità di genere o del loro orientamento sessuale».

Il countdown per l’Irpinia Pride 2023 è dunque iniziato e a breve verranno svelati anche i nomi delle personalità che, come ormai da tradizione, faranno da padrino e da madrina all’evento. Quanto al programma, invece, c’è già una certezza: in continuità con gli altri anni, anche questa volta la festa e il divertimento saranno garantiti, ma un grande spazio sarà dedicato anche a momenti di dialogo e riflessione, affidati ai pregevoli ospiti che interverranno durante il corteo.

Ci tiene a sottolinearlo il vicepresidente di "Apple Pie”, Christian Coduto: «Contrariamente a quello che si pensa, il Pride è un momento di profonda partecipazione emotiva. La musica e i balli, le esternazioni di gioia e, per l’appunto, di orgoglio, hanno un significato molto profondo. È un’occasione di condivisione, in cui tutti i presenti ripercorrono ciò che hanno vissuto, le cicatrici sulla pelle che li hanno resi le persone che sono ora. Non mancano mai gli abbracci e le strette di mano. Si diventa un’unica, grande, famiglia. Partecipare a un Pride ti cambia la vita».

Inoltre, il presidente di "Apple Pie" ha riservato parole di gratitudine nei confronti del Comune di Avellino: «Voglio ringraziare fortemente l’Amministrazione comunale, nelle persone del sindaco Gianluca Festa, della vicesindaco Laura Nargi e dall’assessore alle Pari opportunità Marianna Mazza, che ci hanno garantito la loro massima disponibilità per la realizzazione dell’evento, dicendosi anche fieri di poterlo ospitare e appoggiare».

Un pensiero di riconoscenza va anche alla Stampa, in particolar modo a quella locale: «I giornalisti irpini hanno dimostrato grande vicinanza alla nostra associazione, partecipando numerosi e con estrema sensibilità alle scorse edizioni. Quella che portiamo avanti è una battaglia sana e pacifica, che deve essere affrontata principalmente sul piano delle idee e del linguaggio. Per tale ragione riconosciamo il grande valore sociale di questi professionisti della comunicazione».

In ultimo, ma non per importanza, un sincero appello alla società civile, a tutte quelle persone che, al di là del proprio orientamento sessuale e della propria identità di genere, intendono sostenere la causa LGBT+: «Il 10 giugno scendiamo in piazza, ad Avellino. Dobbiamo farlo per tutti coloro che non hanno ancora il coraggio di venir fuori. Saremo la loro voce, il loro volto, le loro gambe e le loro braccia e, soprattutto, il loro cuore» - conclude De Padova.

Tutti gli aggiornamenti relativi al Pride e alle varie iniziative promosse da “Apple Pie: l’amore merita LGBT+”, tra cui l’attività dei due sportelli di ascolto e antidiscriminazione, verranno diffusi a mezzo stampa e saranno disponibili sui canali social - Facebook e Instagram - dell’associazione.