In merito alla vicenda Stadio “Partenio-Lombardi”, riteniamo oltremodo sterili le polemiche sollevate in questi giorni. Quanto deliberato dall’Amministrazione Comunale è assolutamente in linea con quanto sta avvenendo o è già avvenuto in altre città che hanno intrapreso e/o completato l’iter per la costruzione di un nuovo stadio.
La città di Avellino necessita di un impianto moderno, in linea con le esigenze dettate dal tempo che viviamo ed appaiono, pertanto, davvero fuorvianti i polveroni innalzati in questi giorni. In ogni città sono stati i proprietari delle Società di Calcio a farsi carico della costruzione dei nuovi impianti, usufruendo di una serie di agevolazioni da parte delle rispettive amministrazioni comunali. E tutte le Società Sportive, per ovviare ai costi esorbitanti del calcio moderno, stanno andando nella direzione di stadi di proprietà. Non vi sono altre soluzioni praticabili. Ed è così in ogni comune d’Italia. Da Milano a Bolzano, a Frosinone etc..
L’unico errore ascrivibile a questa amministrazione è, probabilmente, quello di non aver ancora dato impulso al ripristino della struttura della piscina comunale di cui una città moderna ha bisogno e che da troppo tempo è abbandonata, sì da creare un polo sportivo sinergico.
Quanto al centro commerciale connesso al nuovo stadio riteniamo che non vi sia nulla di scandaloso. Del resto, diversi anni or sono, la città salutò con favore l’arrivo del colosso Coop in Contrada Baccanico. Così come ricordo che il Consiglio Comunale votò a favore del finanziamento che dotò la città di Avellino di un palazzetto dello Sport moderno, teatro delle Final Eight di Coppa Italia di Basket e delle partite di Eurolega della Scandone, eventi che accesero i riflettori internazionali sul capoluogo.
Quanto ai presunti favoritismi nei confronti della proprietà dell’U.S. Avellino credo che, in primis andrebbe dimostrato quanto asserito, e poi occorrerebbe andare a vedere quanto accadde al Comune di Torino per il progetto dello Juventus Stadium prima e la successiva cessione dell’area della Continassa poi. Un’area di ben 260mila metri quadrati che per una concessione di 99 anni è costata alla F.C. Juventus la somma irrisoria di euro 0,58 al metro quadrato! E, il Comune di Torino, all’epoca del deliberato per la costruzione dello Stadium e della successiva cessione dell’area della Continassa risultava essere tra quelli più indebitati d’Italia. Le amministrazioni torinesi dell’epoca erano targate PD. Ma questo è un dettaglio che chi solleva polemiche ignora o finge di ignorare.