Il presidente di Confcommercio Ariano, Nicola Grasso , ha commentato la nota Ansa (Ariano città con i prezzi più alti in Camoania ) per esprimere "solidarietà" in vista dello sciopero dei benzinai del 25 e 26 gennaio.
“I fatti degli ultimi giorni, le molte improvvide esternazioni di giornali e di giornalisti, a seguito degli aumenti sui carburanti in città , hanno destato in tutti noi viva preoccupazione".
"Un'aggressiva campagna di falsificazione e delegittimazione, sebbene fosse lampante dall'inizio che l'unico responsabile dell'improvviso aumento dei prezzi fosse il fisco", ha aggiunto Grasso . "Ma anziché dire che l’ azzerato dello sconto sulle accise, scelta legittima e difendibile per ragioni di finanza pubblica, la stampa - ha inizialmente puntato il dito contro i benzinai e la fantomatica speculazione dei distributori. Si è instaurato un clima deprecabile, col corollario minaccioso di Authority, Procure e Guardia di Finanza sguinzagliate a caccia degli untori. Una brutta pagina di cronaca da cancellare e riscrivere rapidamente".
Il presidente dell'associazione ha quindi voluto "condividere i sentimenti di frustrazione, rabbia e amarezza dei gestori di Ariano Irpino, vittime di questo triste e falso primato ".
Per Grasso, "il disagio che esprimete pubblicamente è condiviso dall'intera nostra categoria. Ci auguriamo che la sollecitazione corale che tutte le rappresentanze del settore stanno facendo pervenire al Governo inducano l'apertura di un confronto urgente sull'emanando decreto legge. E che ciò sia il preludio alla riapertura un tavolo previsto proprio in giornata tra governo e associazioni di categoria e si segnala essenziale fare una corretta informazione perché Ariano e L’arianese sono zone a vocazione commerciale e di servizio e strategico per il core business avere prezzi in linea con tutto il resto del territorio campano e nazionale ".
Sulla vicenda è intervenuta anche la guarda di finanza che ha effettuato una serie si controlli in città non riscontrando anomalie. Sanzioni sono state effettuate nel corso dell'anno 2022 per il ritardo relativo alla comunicazione dei prezzi al rialzo o ribasso del carburante.