La maglietta dell'Avellino a Bonaccini: "Anch'io festeggiavo i gol come Juary"

Simpatico fuori programma al Viva Hotel al termine dell'intervento del candidato alla segreteria Pd

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Sulla maglietta bianco-verde il nome di Casarini: non un caso. E' il giocatore dell'Avellino nato calcisticamente nelle giovanili del Bologna

Avellino.  

Un fuori programma simpatico nel bagno di folla per Stefano Bonaccini al Viva Hotel ad Avellino.

Alla fine dell'applaudito intervento del presidente dell'Emilia Romagna, candidato alla segreteria Pd per il dopo Letta, l'ex assessore comunale, Enza Ambrosone, gli ha donato a nome del partito avellinese una maglietta biancoverde della gloriosa Us Avellino 1912.

Bonaccini è parso sorpreso e divertito, ma ha subito commentato con ironia, dimostrando di conoscere anche la storia del club irpino. "Anche io come Juary facevo il giro della bandierina quando segnavo", ha detto, suscitando sorrisi e applausi.

La maglietta con il nome di Casarini, cresciuto nel Bologna

Sulla maglietta biancoverde il nome di Casarini: non un caso. E' il giocatore dell'Avellino nato calcisticamente nelle giovanili del Bologna, squadra per la quale Bonaccini fa il tifo. E gli appassionati ricorderanno che Casarini indossava la maglietta rossoblù dei felsinei nella mitica semifinale play off che resta nella memoria dei tifosi avellinesi per la maledetta traversa colpita da Castaldo che ancora grida vendetta.

Ma vabbè, Bonaccini è riuscito a superare ogni rivalità, dimostrandosi un personaggio simpatico e intelligente. Tanto che alla fine l'hanno sentito pure sussurrare: "Forza lupi".