Covid e influenza, assalto ai pronto soccorso. Sanseverino: "Vaccinatevi"

Il medico simbolo della lotta al coronavirus: situazione preoccupante in ospedale

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Avellino.  

Sei morti in sette giorni, i casi più gravi di polmonite interstiziale, che tornano a preoccupare i medici negli ospedali irpini, e la concomitanza di diffusione dell'influenza stagionale, che mette a dura prova la rete sanitaria. Ritorna l'allerta covid anche ad Avellino e provincia, dove sono 38 i malati coronavirus, ricoverati tra i due ospedali, Avellino e Ariano, e si abbassa drasticamente l'età media delle vittime.

Sei morti al Moscati, risale l'allerta

Ieri il bollettino settimanale del Moscati ha comunicato sei decessi in sette giorni, e la vittima più giovane aveva solo 58 anni. Ma non solo. Il tasso di incidenza di diffusione del virus in Irpinia è alto e il reparto di malattie infettive è saturo, mentre in quello di geriatria si contano dieci casi di positività accertata in corsia.

Situazione preoccupante in ospedale

"Una situazione preoccupante - spiega il dottore Carmine Sanseverino , referente Anaao Assomed Moscati e simbolo della lotta al covid -. Quello che preoccupa è la concomitanza con l'alta diffusione di casi di influenza. Un dato che, nei fatti, motiva un vero e proprio assalto al pronto soccorso, di casi gravi di persone affette da covid e altre persone con gravi sintomi di influenze stagionali. I reparti di soccorso in urgenza sono in affanno. Anche al Moscati la situazione è di nuovo difficile. Ma anche in altri reparti dove tornano a salire i casi di contagio da coronavirus".

Sopravvissuto al covid invita i fragili a vaccinarsi

Il dottore Sanseverino sopravvissuto nel 2020 al covid dopo lunghi mesi di degenza e cure, riabilitazione e impegno, si appella al buonsenso dei cittadini. "Ricordo, a quanti non hanno ancora fatto la quarta dose o completato il proprio ciclo vaccinale, di farlo subito. E' una stagione delicata, in cui certo possiamo contare sulla campagna vaccinale generale, ma serve la cura di ognuno nel mettersi al sicuro. Mi rivolgo soprattutto alle persone fragili, che devono subito completare , come da indicazione, la propria prescrizione vaccinale. In ospedale aumentano i casi, in città ognuno di noi sa di persone contagiate tra amici e parenti. E' tempo di rialzare la guardia".