Il concorsone indetto dal Comune di Avellino per l’assunzione di varie figure si è trasformato in una giornata di polemiche, caos e disagi. Un caso segnalato da più parti e che ha scatenato una bagarre di proteste e polemiche. Un caso segnalato da diversi partecipanti al consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, e che, nei fatti, ha motivato il rinvio della prova a data da destinarsi.
Alcuni partecipanti: "Quello che è successo è scandaloso"
“Quello che è successo è scandaloso. Siamo stati convocati al centro fieristico per le 8, ma ci hanno fatto entrare dopo diverse ore. Il flusso di persone è stato gestito malissimo, consentendo addirittura ai partecipanti di portare il cellulare in aula. La prova doveva essere effettuata con il pc, ma volevano farcela fare con carta e penna. La situazione è degenerata, quando una volta all’interno i partecipanti hanno visto che le fotocopie della traccia ( estratta non davanti a tutti) erano insufficienti e quindi alcuni sono stati invitati ad andare a fare le fotocopie. In quel momento è stato accerchiato il tavolo della commissione e sono arrivate le forze dell’ordine. A quel punto tutti i partecipanti si sono alzati dai loro posti e si è creata una caciara incredibile ben visibile dall’esterno, con gente che entrava ed usciva dall’aula.
"Banchi vicini e cellulari in aula"
Banchi che erano disposti vicinissimi, gomito a gomito. Dopo ore di agitazione, la commissione ha deciso di rinviare solo questa prova. A questo concorso partecipavano migliaia di persone, alcuni ragazzi provenienti anche dal nord dove lavorano. È stato uno spettacolo indecente e indegno di un paese civile. Addirittura c’erano persone con gli auricolari e la struttura era totalmente inadatta ad ospitarci”, ha detto al consigliere Borrelli uno dei partecipanti al test.
Borrelli: Serve chiarezza. “Quando ci sono le istituzioni di mezzo tutto deve essere impeccabile e trasparente, organizzato nei minimi dettagli. Abbiamo chiesto spiegazioni per capire come sia potuto accadere qualcosa del genere. In tanti hanno lamentato presunte illegalità, fra auricolari e cellulari in aula, domande già stabilite e risposte già a conoscenza di alcuni dei partecipanti. Le forze dell’ordine indaghino per andare a fondo a questa vicenda e verificare queste circostanze segnalate”, ha commentato Borrelli.