Un nuovo esposto consegnato il 7 dicembre alla Procura della Repubblica di Avellino sulle condizioni di inquinamento atmosferico e sulle conseguenze per la salute dei cittadini nell'area del capoluogo irpino.
Le richieste alle istituzioni
Gli ambientalisti non si arrendono e rinnovano, perentorie, le loro richieste. Anzitutto incalzano i sindaci e l'Arpac per un monitoraggio più assiduo. Al Procuratore Capo Airoma e al Prefetto Spena chiedono di mettere in campo un azione di coordinamento. Alle forze dell'ordine più sanzioni contro chi si macchia di abbruciamenti e sversamenti illegali e al presidente De Luca di disporre divieti su base regionale.
Il dottor Franco Mazza in questa battaglia decennale stavolta si è fatto accompagnare dal signor Gerardo Masaniello, residente a Forino e paziente oncologico per un cancro ai polmoni, che ha portato la sua drammatica testimonianza.
La testimonianza di Gerardo
“Da due anni purtroppo convivo con una questa patologia molto invadente e invalidante. Non voglio entrare nello specifico, nella correlazione tra malattia polmonare e inquinamento dell’aria. Io porto la mia esperienza. Nonostante le terapie che aiutano a vivere, il problema dell’inquinamento dell’aria è diventato intollerabile perché non riesco a respirare e questo problema aumenta nei periodi in cui vengono praticati gli abbruciamenti. Le istituzioni si muovano perchè la situazione rischia di essere irreversibile. Qui ci sono persone anche di 40 anni che si ammalano sempre più frequentemente".